ATTIVITÀ PER UN MERCOLEDÌ

Chiamiamoli travasi… Il titolo dice tutto. Questa versione dei travasi non è quella classica, la quale prevede un preciso allestimento e modalità di esecuzione. Questo è più che altro un gioco sensoriale che permette al bambino di divertirsi con materiali naturali, con la tanto amata e ricercata acqua, perfezionando le sue capacità e soddisfacendo la sua esigenza conoscitiva!

Alla fine poi, trovate i miei suggerimenti per farla evolvere in altri giochi..

 

Età: dai 2 ai 6 anni

 

É utile se il bambino è…

  • irrequieto

  • ha poca concentrazione 

  • sta vivendo un momento difficile 

  • non riesce a padroneggiare alcuni movimenti e cerca di imparare in altro modo meno gestibile o pericoloso 

 

Perché è utile?

Attraverso i movimenti attenti e sicuri ha modo di percepire e controllare la mano, di scoprirsi competente, di prendersi un momento di calma e di consapevolezza nella sua giornata. In altre parole, gli permette di centrarsi ripartendo dal corpo (anche se in questa attività è limitato alla mano e al braccio). 

 

Cosa occorre per predisporre l’attività dei travasi

 

Materiali:

  • un vassoio con sponde basse (non devono essere di impedimento ai movimenti)

  • una spugnetta

  • una pezzetta

  • un bicchiere

  • una piccola brocca

  • un cucchiaio piccolo

  • un cucchiaio grande

  • alcune ciotoline trasparenti

  • pinza

  • noci, nocchie, legumi, farine, riso, pon pon colorati, acqua/liquidi colorati

 

Preparazione:

Scegliere quale tipo di travaso vogliamo far eseguire al bambino, considerando la sua manualità e coordinazione. 

I travasi si svolgono seduti al tavolo e i materiali dovranno essere proposti al bambino all’interno del vassoio (così da rendere recuperabili i materiali fuoriusciti e pulire più facilmente). 

Per i bambini più piccoli, è consigliabile iniziare proponendo di travasare materiali più grandi come nocche e noci, per poi passare alle farine, ai liquidi e ai pompon con la pinza. 

 

Alcuni tipi di travaso:

 

Svolgimento:

Lasciate il bambino libero di esercitarsi ma anche di esplorare. 

Seduto al tavolo, il bambino troverà un vassoio con dentro i contenitori e i materiali da travasare. Ci sarà poi uno strumento utile per raggiungere l’obiettivo, come il cucchiaio o la spugnetta. 

Lo scopo è quello di svuotare e riempire ogni contenitore, di osservare le caratteristiche di ogni sostanza, di coordinare sempre meglio i movimenti. 

Il gioco termina quando il bambino inizia a perdere interesse, si distrae, utilizza i materiali in modo distruttivo. Sarà allora opportuno, indicargli di riportare il vassoio nella condizione di partenza e chiudere.

 

Suggerimenti:

Mostrare voi per primi come il travaso debba avvenire e come si possono utilizzare gli oggetti nel vassoio. 

Rimanete vicini al bambino almeno all’inizio e alla fine dell’attività.

Cercate di non essere limitanti, con rimproveri e indicazioni, altrimenti sceglierà di interrompere l’attività perché non lo rende felice…

Aiutatelo a riordinare il vassoio.

Mostrategli come possa ripulire il vassoio.

Il poco interesse potrebbe essere dovuto alla difficoltà della proposta poiché il bambino si sente frustrato nel non riuscire ad eseguirla, oppure perché ha esaurito la sua curiosità ed è ora di proporre un nuovo tipo di travaso, più complesso. 

 

Evoluzioni:

  • Potete far travasare ogni cosa con ogni strumento (imbuti, sassi, sabbia, shampoo, contagocce, passino, bottiglia, tappi, sughero, stuzzicadenti, etc…)

  • Potreste mischiare due materiali e richiedere di travasarne solo un tipo facendo una selezione nei contenitori. 

  • Potreste dare un liquido, una farina e un legume e farli pasticciare con il cucchiaio.

  • É possibile farlo diventare un gioco di rapidità che coinvolga non solo gli arti superiori ma tutto il corpo. Potreste infatti mettere due ceste e chiedere di svuotare e riempire i contenitori entro il suono del timer!(Questa versione vi aiuterà anche per insegnare il riordino!)


Flavia

@flavia_educhiamali

@flavia_educhiamali

Counselor

Dunque io sono Flavia, sono Counselor socioclinica e dottoressa in psicologia dello sviluppo.

Sono una formatrice e ho lavorato per molti anni come educatrice all’interno di asili nido e scuole dell’infanzia. 

Sono una mamma e tutto quello scritto sopra con  le mie figlie conta poco.

Amo lavorare con genitori e bambini, entrare nel loro mondo, metterli in connessione e vedere come la loro relazione cambi e li renda finalmente felici!

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