Questa attività per bambini dai 12 mesi si può realizzare in casa con poche semplici mosse e affascinerà grandi e piccini!
Attività per bambini dai 12 mesi
Educare, da latino “tirare fuori” è un compito di responsabilità. È offrire le condizioni migliori, più varie e adatte per il singolo, per i vostri bambini, per tirare fuori le loro potenzialità, le loro peculiarità.
In una cultura, come la nostra, dove ancora si tende ad appiattire a un’unica forma di educazione, ci sono spiragli interessanti offerti da pedagogie diverse, più o meno “antiche” nel tempo o, come preferisco io, esiste la possibilità di fare commistione, di prendere ciò che c’è di buono e adatto, calato sul singolo che ho davanti e creare un mix di esperienze stimolanti.
In questi anni le esperienze lavorative mi hanno portata a conoscere approcci a me relativamente nuovi e a provarli, testarli con mano. Uno tra tutti il Reggio Approach.
Per chi ha voglia di approfondire, qui il tema dell’unicità dell’individuo è cardine del metodo.
Compito dell’educatore, del maestro e sì, anche del genitore, è offrire un ambiente ricco in materiali diversi, ricchi a loro volta di potenzialità, stimoli, caratteristiche soprattutto insolite, per fare in modo che sia il bambino a farne esperienza a modo suo.
Toccando, conoscendo, osservando, assemblando, associando, scoprendo regole fisiche e matematiche, lasciando emergere in naturalezza la sua creatività, il pensiero divergente che è insito in ognuno di noi.
Perché c’è questo pensiero divergente. Solo che tendiamo un po’ a perderlo per strada crescendo, lo copriamo con la logica generale, la fretta, l’omologazione…
Se vi fermate ad osservare i vostri bimbi, non notate questa peculiarità? Nel gestirsi i loro giochi, ad esempio, trovando soluzioni apparentemente astruse…
Uno tra gli strumenti tipici del Reggio Approach è il lavoro con la luce. Sia essa naturale, artificiale, un raggio di sole dalla finestra, una lavagna luminosa, il proiettore…si tratta di uno stimolo unico, ma molteplice, versatile, una vera palestra di vita.
Non esagero, provare per credere.
Cosa occorre per realizzare questa attività per bambini dai 12 mesi
Oggi vi propongo di realizzare uno strumento tipico dell’approccio educativo di Reggio: il piano luminoso. In maniera assolutamente semplice, poco pretenziosa, a costo quasi zero, ma egualmente d’effetto.
Per farlo vi serve una scatola tipo Ikea trasparente per i vestiti, con coperchio, carta da forno e lucine di natale, meglio se bianche e non colorate.
Foderate interamente la scatola con la carta forno, dall’interno, poi inserite le luci e chiudete il coperchio.
Mettetevi in una stanza buia o in un angolo poco illuminato della casa e state a guardare la magia. Quel che ne risulta è una scatola luminosa, che già di per sé sarà oggetto interessante e fonte di apprendimento per i bambini.
Per i più piccini non c’è di meglio di un oggetto insolito, che emette luce. Da indagare, ribaltare, aprire e capire.
Lasciate che facciano, non ostacolate la loro ricerca. Non è distruggere: è analizzare e capire. È il cervello che lavora, le mani che toccano. I vostri bambini sono piccoli scienziati, piccoli esploratori che hanno fame di cose nuove.
Lasciate che possano sperimentare prima di aggiungere ulteriori stimoli perché, vedrete, se non lo fanno ora, lo faranno poi.
Una volta scoperto questo strumento, cosa ci si fa?
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Aprite i cassetti di casa, dove tenete quelle cose un po’ dimenticate.
Vecchi centrini, bottoni spaiati, tubi di cartone, nastrini avanzati…saranno piccoli grandi tesori sul piano luminoso! -
Provate a versare sul coperchio un po’ di farina gialla: tutto cambia colore e se accarezzo, sposto, scrivo, lascio traccia.
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Dal momento che la primavera sta sbocciando rigogliosa e si può riprendere a passeggiare più liberamente, raccogliete con i vostri bimbi fiori colorati, foglie dai lembi diversi, legnetti dalle forme particolari…e poi provate a guardarli sul vostro piano luminoso. E stupitevi.
Si tratta di uno strumento versatile, perché potenzialmente ogni attività la potete fare sul piano luminoso e, vi garantisco, assumerà caratteristiche nuove ed entusiasmanti.
Il silenzio che si crea?
Pura magia. Pura esplorazione. Puro apprendimento.
Si sta facendo educazione.
Alla prossima!
Sara