Attività per bambini da 1 a 6 mesi

 

Mi è capitato spesso di vedere bambini che passano molte ore nei passeggini, seduti.

Quando sono in confidenza con la mamma, cerco di farle presente che i bambini, soprattutto dai 3 ai 6 mesi, hanno bisogno di fare tutta una serie di movimenti ed esperienze che saranno la base del futuro sviluppo psicomotorio.

Lasciarli molte ore lì, sdraiati sulla schiena, pensando che siano troppo piccoli per fare altro o per la paura di fargli del male mettendoli in altre posizioni, mi fa sempre riflettere su quanto poco si sappia a riguardo.

Allora mi sono chiesta cosa succederebbe se le mamme sapessero che ci sono alcuni semplici giochi di “movimento” che si possono fare con bambini così piccoli.

Prima di iniziare a presentare alcune proposte di attività rivolte ai bambini da 1 a 6 mesi, è giusto ricordare che il bambino già dalla nascita presenta tutta una serie di competenze, il cui completamento richiederà alcuni mesi.

Tuttavia, in questi primi mesi di vita, sarà utile concentrarsi sulle attività che coinvolgono il movimento della testa, delle mani, delle braccia e del busto, poiché sono quelle che aiuteranno il bambino ad acquisire i suoi limiti spaziali e psicologici.

 

Da 0 a 1 mese il bambino assumerà un atteggiamento fetale e inizierà a muovere la testa.

In questa fase, sarà utile proporre un’attività molto semplice, per iniziare a stimolare il bambino a muoversi.

Basterà sdraiarlo a pancia in su sul lettone e, sdraiandoci al suo fianco, provare a parlargli aspettando che giri il capo verso di noi.

Provate poi a spostarvi dall’altro lato e fare la stessa cosa.

 

 attività 1 6 mesi

 

Dai 2 ai 3 mesi il bambino inizia a sollevare il tronco, cercando sempre di più di toccare gli oggetti ma senza afferrarli.

In questa fase possiamo proporre al bambino la classica palestrina da mettere sul letto o su un tappetino a terra.

Il bambino, sdraiato sulla schiena, sarà attratto dagli oggetti che si muvono sopra di lui e avrà voglia di toccarli, cercando di sollevare il tronco.

Ben presto, il bambino imparerà dopo numerosi tentativi, a rotolare e a girarsi sulla schiena da solo, continuando a tirare su il tronco ma aiutandosi con le braccia.

Sarà importante allora metterlo spesso sul pavimento o sul letto, e aiutarlo a sperimentare sempre più questa sua nuova capacità, incitandolo a provare ma senza farlo stancare. 

10 minuti di attività basteranno!

Anche in questo caso, potrete usare giocattoli morbidi, colorati, sonori, che attirino l’attenzione del bambino, stimolandolo a soddisfare la sua curiosità attraverso i movimenti.

 

Tra i 4 e i 5 mesi, il bambino sa stare seduto se sostenuto e riesce ad afferrare gli oggetti.

In questa fase, possiamo proporre le stesse attività di prima ma la partenza non sarà da sdraiato, bensì da seduto, sostenuto dai cuscini sulla schiena. 

Anche in questo caso, non per lungo tempo.

Per sostenerlo nella posizione seduta, puoi aiutarti con i cuscini per l’allattamento o metterlo sul letto appoggiato allo schienale con i cuscini intorno.

All’inizio dovrete metterlo un pò inclinato, ma man mano che si sviluppano i muscoli della schiena e del collo, starà sempre più dritto e tenderà a rotolare in avanti. La testa pesa…

Aiutatelo a riprendere la posizione e sostenetelo con le mani se vuole raggiungere un oggetto davanti a lui, permettendogli di portarlo alla bocca stando seduto.

Cercate di proporgli oggetti che attirino la sua attenzione e metteteglieli davanti. Alcuni saranno più facilmente raggiungibili mentre per altri dovrà faticare un pò.

 

Arrivati ai 6 mesi, il bambino ha imparato a stare seduto e ad afferrare gli oggetti, perciò potrete proporre il cestino dei tesori!

L’adorerà!

Consigli e piccoli accorgimenti

 

  • Queste attività sono molto semplici ma è importante dedicargli del tempo. Non mettetegli fretta e ritagliatevi un momento di calma nella vostra giornata da dedicare a questi giochi insieme!

  • Lasciate che i bambini imparino a risolvere da soli le loro difficoltà ma intervenite se piange o si sente frustrato perchè non riesce a fare ciò che vuole.

  • Devono essere momenti di condivisione ma soprattutto di divertimento. 

  • Stancarli un pò gli farà bene, ma non esagerate poichè la crescita fisiologica richiede comunque dei tempi che devono essere rispettati.

  • Abbiate rispetto del gioco del bambino. 

  • Non ridete di lui e di ciò che non riesce a fare. Incitatelo a provare ed esaltate i suoi piccoli successi. Se piange consolatelo…per lui è un’attività difficile!

  • Non abbiate paura di porre il bambino in situazioni di pericolo. Cercate di vivere il gioco con serenità, così che anche lui la possa percepire e si possa sentire sicuro di esporsi.

  • Basterà osservare il modo in cui vive e realizza gli esercizi che gli proponete per capire se è pronto a farlo oppure bisogna fermarsi. 

 

#TIP

Un libro molto interessante, scorrevole e semplice, che vorrei consigliarvi di leggere sullo sviluppo psicomotorio nel primo anno di vita, si intitola “Il bambino nel suo primo anno di vita” di Marcella Ortali, pedagogista e psicomotricista.

 

Il bambino nel suo primo anno di vita"

 

Nel libro, disponibile sono nel formato Kindle, troverete

“La storia della mamma di Margherita che tiene un diario in cui racconta la crescita della sua piccolina e riporta tutte le domande che nell’arco dei mesi ha fatto alla Pedagogista, Ostetrica e i Giochi Educativi che le sono stati proposti dalla Psicomotricista”.

“Il libro, tra le altre cose, contiene schede di attività pratiche che in base alla fase dello sviluppo del bambino possono essere stimolanti”.

Sulla pagina che vi ho segnalato, troverete anche i riferimenti per poter contattare direttamente l’autrice.

Ve lo consiglio!

 

Flavia

@flavia_educhiamali

@flavia_educhiamali

Counselor

Dunque io sono Flavia, sono Counselor socioclinica e dottoressa in psicologia dello sviluppo.

Sono una formatrice e ho lavorato per molti anni come educatrice all’interno di asili nido e scuole dell’infanzia. 

Sono una mamma e tutto quello scritto sopra con  le mie figlie conta poco.

Amo lavorare con genitori e bambini, entrare nel loro mondo, metterli in connessione e vedere come la loro relazione cambi e li renda finalmente felici!

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