Per il terzo incontro ( puoi trovare il primo e il secondo cliccando sui link) dedicato all’arte e a come trasmetterla e lasciarla fruire ai bambini ci concentreremo sull’arte figurativa: quadri, dipinti, sculture.

 

Arte e bambini – la pittura

Il bambino si approccia al disegno così come a qualunque altro gioco. Tutti i bambini, o quasi, amano disegnare, chi più chi meno, soprattutto in alcuni momenti della giornata in cui il bambino è libero di scegliere il gioco con cui rilassarsi e con cui trascorrere il tempo libero.

Il disegno quindi è divertimento, si tratta di un gioco tranquillo che si può fare da soli oppure in compagnia. Intorno ai 12 mesi è l’età in cui indicativamente il bambino prende in mano per la prima volta una matita colorata e con suo grande stupore lascia una prima traccia sul foglio. La prima traccia è il segno tangibile e permanente della sua esistenza, del suo essere al mondo come attore e modificatore di quello che lo circonda.

Piano piano, di pari passo allo sviluppo cognitivo, il disegno del bambino diventa via via più complesso fino ad essere una rappresentare della visione della realtà del bambino. Il disegno del bambino ci racconta del suo modo di processare gli input sensoriali, il suo sviluppo cognitivo, la sua percezione corporea, la sua organizzazione spaziale e le competenze di rappresentazione; inoltre ci racconta il suo mondo emotivo.

L’espressione delle emozioni nei disegni dei bambini è tendenzialmente veicolata dall‘uso del colore, che fino ai 6-7 anni è usato in modo improprio, dal tratto, dalla pressione e dalla disposizione nello spazio.

Lo sviluppo del disegno del bambino è un’area di osservazione quando si fanno valutazioni e si va a guardare il tipo di sviluppo del bambino, ma bisogna anche tenere in considerazione che non tutti i bambini pongono lo stesso interesse al disegno, per alcuni è più noioso, meno avvincente e quindi l’impegno che verrà messo sarà minore sia in intensità che in tempo portando a uno sviluppo comunque adeguato, ma meno dettagliato.

In generale dobbiamo tenere presente che i bimbi passano, più o meno tra l’anno e l’anno e mezzo, a fare scarabocchi circolari che non hanno senso da un punto di vista rappresentativo, ma come spiegato in precedenza permettono di lasciare la traccia. Non si può parlare di “mancino” o “destrimano”, ma in questo momento l’esplorazione è bimanuale e il disegno occuperà maggiormente il lato del foglio corrispondente alla mano usata.

Successivamente, tra i 18 e i 24 mesi, inizia a comparire il primo cerchio che inizia ad assumere un significato per il bambino, anche se ancora non è riconoscibile a tutti. Piano piano dal cerchio inizia a svilupparsi la figura umana, prima cefalopode (senza corpo), poi con sempre più dettagli. I “capolavori” più complessi poi si arricchiscono di dettagli: sole, alberi, case e tanta fantasia!

Per un bambino interessato all’arte figurativa, che spesso dipinge e disegna può essere interessante anche la fruizione di questo canale artistico e accompagnarli ai musei. Questo può essere un posto interessante anche per chi non è particolarmente interessato, perché può far scoprire nuove forme e aprire all’interesse della produzione artistica.

I musei spesso sono considerati luoghi inadatti ai bambini, ma in realtà sono fonte di grande stimolazione cognitiva, emotiva e sociale. Su questo argomento vi invito a leggere l’intervista di Samuela Cliari (responsabile audience development e prima infanzia muse al Museo delle scienze di Trento) e Anna Pedrotti (pediatra del dipartimento di salute di Trento) fatta per Uppa, rivista divulgativa gestita da diversi pediatri per i genitori, dove si sottolinea proprio ogni ingresso al museo, a qualsiasi età, possa essere un ottimo nutrimento per la mente e l’anima.

Nei musei possiamo scoprire che non esiste solo il disegno e il dipinto per raffigurare la realtà, ma posso usare materiali tra i più svariati per produrre una raffigurazione del mondo: pongo, creta, fili di ferro, scotch ecc. In questo modo si possono donare nuove e più fonti di creatività e di stimoli in modo che il bambino si senta libera di trovare il suo.

 

arte e bambini - la pittura

 

Per concludere, come sempre, vi lascio qualche suggerimento pratico, di attività che possono essere fatte insieme ai vostri bimbi, invitandovi a farla fruire e vivere sia come attori che come osservatori.

Esperienze grafiche con tutto il corpo, con tempere e colori commestibili, già dai 9 mesi circa. Questa attività è destinata proprio allo sviluppo della coscienza del Sè come attore e promotore del mondo partendo dal lasciare la traccia su un foglio, che rimanga e sia permanente. Divertitevi insieme a lasciare un impronta colorata con manine, piedini e tutte le parti del corpo! Preparate dei fogli molto grandi e mettete in sicurezza tutto quello che non volete sporcare, preparate (o comprate) dei colori commestibili in modo da vivere tutto in serenità e via all’arte! Alcuni bambini possono reagire con un po’ di evitamento o paura, soprattutto se è la prima volta. Accogliete il loro timore, calmateli con la voce e la vostra presenza, guidateli con l’imitazione e fate in modo di proporre il tutto per gradi senza pretendere subito una collaborazione completa e per molto tempo.

Lasciare a disposizione un angolo creativo con elementi grafici dai 15 mesi circa. Preparare in cameretta o nella stanza dei giochi un angolo che rimanga sempre a disposizione, dove i bambini possano trovare fogli di diverso tipo e dimensione, colori, pastelli, matite ecc, in modo che ogni attacco d’arte possa essere accolto. Tutte le opere d’arte poi appendetele in casa in un punto dedicato, come se fosse una piccola galleria d’arte di cui andare orgogliosi e da osservare ogni tanto.

Non solo disegni: proponete altri materiali per rappresentare il mondo! Via libera al pongo, alla pasta di sale, alla creta, al didò, al das…insomma tutto è un valido strumento per costruire e lasciare una parte di sé al mondo. Un’idea può essere anche quella di fare costruzioni con oggetti particolari, come ad esempio cuscini, coperte, stoviglie e altre fantasiosi oggetti casalinghi! Insomma lasciatevi guidare e ispirare!

Portare i bambini ai musei a partire dalla più giovane età ed elaborare l’esperienza parlandone può essere un valido modo per stimolare e avvicinare i bambini all’arte figurativa. Ci sono molti musei interattivi e dedicati ai bambini, ma vanno bene anche “i musei da grandi” purché dopo l’esperienza venga elaborata. Va bene che tutto non piaccia, va bene annoiarsi, va bene farsi domani…l’arte è anche questa e non bisogna averne paura!

A presto!

 

Martina

 

 

Bibliografia

– Pagano-Cavallera, Manuale di Pedagogia, temi e ambiti di ricerca e prassi educativa, Edizione EdiSES, 2013

–  Disegno e narrazione al nido, Anna Rita Cappelletti

–  Disegnare il sole, Munari, 1980, Corraini ed.

–  La Fabbrica dei colori, Tulliet, 2016

 

@lamartarugatarta

@lamartarugatarta

Tnpee

Sono Martina e per sempre mi presenterò prima di tutto come una danzatrice.

Danzo da sempre e grazie ai miei genitori sono stata immersa in un contesto musicale e artistico a 360°.

Presto mi sono avvicinata all’insegnamento della danza e cercando conferme dell’influenza evolutiva dell’arte mi sono iscritta al corso di laurea di Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva.

 Nel 2017 sono diventata TNPEE e da quel momento tutto è volto ad approfondire lo sviluppo dei bambini, in ogni contesto, con ogni caratteristica individuale. Tutto questo senza mai dimenticare la principale rete di sostegno che sono i genitori ma valorizzando sempre la relazione con loro.

Non mi fermo mai, non smetto mai di studiare, di farmi domande e di meravigliarmi.

 

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