Cosa sono le curve di crescita

Le curve di crescita sono dei grafici che vengono utilizzati quando i pediatri fanno il bilancio di salute ai pazienti e vengono misurati i parametri come il peso, l’altezza e la circonferenza cranica. Una volta inserite le misure che tengono conto dell’età del bambino, si può avere un’idea del percentile che è compreso tra il 3° (più basso) e il 97° (più alto).

 

Come si definisce un neonato pretermine

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica come bambini nati a termine tutti quelli al di sopra delle 37 settimane di gestazione mentre considera le nascite pretermine tutte quelle che avvengono prima di 37 settimane complete di gestazione o meno di 259 giorni dal primo giorno dell’ultimo periodo mestruale della donna [1].  Le nascite pretermine possono essere ulteriormente suddivise in base all’età gestazionale: moderatamente pretermine (36+6 – 32 settimane di gestazione), molto pretermine (31+6 – 28 settimane) e estremamente pretermine (<28 settimane). 

curve di crescita pretermine

Le nuove curve di crescita dell’OMS

Per la valutazione della crescita del bambino dopo la nascita, dal 2006, si utilizzano le curve di crescita redatte dall’OMS [2]. Esse rappresentano uno standard, da utilizzare come linea guida in quanto sono state elaborate seguendo rigorosi criteri (allattamento al seno esclusivo o predominante, tempistiche di introduzione dell’alimentazione complementare) al fine di identificare le condizioni ideali in cui i bambini dovrebbero crescere. Queste si differenziano dalle precedenti che, invece, erano curve di riferimento che fotografavano semplicemente lo status quo della crescita non tenendo in considerazione alcuni parametri come, ad esempio, la tipologia di allattamento. 

Le più importanti conclusioni emerse dall’interpretazione delle nuove curve sono che tutti i bambini crescono bene e con lo stesso pattern, indipendentemente dal paese di nascita, dal patrimonio genetico e dalla classe sociale di appartenenza, a condizione che vengano allattati secondo i criteri descritti, che gli sia garantita una corretta alimentazione complementare e che vivano in un ambiente sicuro. Infatti, l’assenza di differenze significative nei campioni dei sei Paesi oggetto di analisi, suggerisce che le attuali disuguaglianze nutrizionali tra i diversi paesi sono da correlare a fattori modificabili. Inoltre, un altro dato rilevante è che la crescita considerata “normale” per un bambino, e soprattutto la sua velocità di crescita, è diversa da quella considerata normale in precedenza [3]. Questo si traduce nel fatto che in molti Paesi la prevalenza di obesità e sovrappeso infantile è stata sottostimata per molto tempo. 

Come interpretare le curve di crescita

Per ciò che concerne l’aspetto più prettamente pratico, un corretto utilizzo di questo strumento prevede che l’indicatore da impiegare non sia il singolo valore in sé (peso per età, lunghezza per età o la circonferenza cranica per età) misurato singolarmente e nemmeno la curva ottenuta dall’unione di diverse misurazioni nel tempo. Infatti, ciò che va valutato è la variazione della velocità di crescita nel tempo, ovvero l’inclinazione della curva, che si traduce nel fatto che non è importante il percentile di crescita del bambino ma un’adeguata velocità di crescita per quel percentile specifico del piccolo. Quindi, un bimbo al 3° percentile che mantiene una velocità di crescita adeguata al suo percentile potrebbe non richiedere alcun intervento nutrizionale che invece potrebbe essere necessario per un bambino al 50° percentile che varia la sua rapidità di crescita in un determinato lasso di tempo tale per cui non sia attribuibile a fattori occasionali. Infine, per una corretta interpretazione della crescita non si possono tralasciare altri indicatori di salute come lo sviluppo motorio e psichico [3]. 

Le curve di crescita e lo sviluppo nei pretermine

L’utilizzo di tali curve è raccomandato anche per i neonati pretermine una volta raggiunto il termine della gestazione corretto e quindi è fondamentale in questi casi fare il calcolo dell’età corretta a partire dalla data presunta del parto [4].

A tal proposito, sono state redatte nuove tabelle di crescita per i neonati pretermine, armonizzate con il nuovo standard di crescita dell’OMS a 50 settimane (10 settimane dopo il termine), proprio allo scopo di favorire una migliore transizione del monitoraggio della crescita dei neonati pretermine verso le tabelle dell’OMS. È importante sottolineare la necessità dell’utilizzo esclusivo dell’età corretta per il neonato pretermine non solo per la valutazione staturo-ponderale ma anche per lo sviluppo psico-comportamentale e motorio [5], diversamente dal calendario vaccinale. Difatti, per quest’ultimo, è previsto che i neonati pretermine stabili dal punto di vista medico dovrebbero essere vaccinati alla stessa età cronologica e secondo lo stesso calendario dei neonati a termine.  Vi sono rarissime eccezioni, tra cui il vaccino contro il rotavirus, che dovrebbe essere posticipato fino o dopo la dimissione dall’ospedale per i neonati pretermine. Tuttavia, nonostante queste raccomandazioni, la letteratura scientifica ha evidenziato che i neonati pretermine e i neonati con basso peso alla nascita sono a maggior rischio di vaccinazione ritardata e di sottovaccinazione [6].

 

 

Dott.ssa Angelica Dessì

 

Bibliografia

1.WHO: WHO: recommended defi nitions, terminology and format for statistical tables related to the perinatal period and use of a new certifi cate for cause of perinatal deaths. Modifi cations recommended by FIGO as amended October 14, 1976. Acta Obstet Gynecol Scand 1977, 56:247-253. 16. 2. https://www.who.int/news/item/27-04-2006-world-health-organization-releases-new-child-growth-standards 3. https://www.epicentro.iss.it/materno/curve_crescita 4. Fenton TR, Kim JH. A systematic review and meta-analysis to revise the Fenton growth chart for preterm infants. BMC Pediatr. 2013 Apr 20;13:59. doi: 10.1186/1471-2431-13-59. PMID: 23601190; PMCID: PMC3637477. 5. Il follow-up del neonato pretermine nei primi tre anni di vita. 2015. A cura di F. Gallini, N. Battajon, A. Coscia, M. Fumagalli, O. Picciolini, F. Ferrari, L. Maggio. Gruppo di Studio di Neurologia Neonatologia e Follow-up della SIN, Gruppo di Studio di Auxologia Perinatale della SIN. 6. Hofstetter AM, Jacobson EN, deHart MP, Englund JA. Early Childhood Vaccination Status of Preterm Infants. Pediatrics. 2019 Sep;144(3):e20183520. doi: 10.1542/peds.2018-3520. Epub 2019 Aug 7. PMID: 31391213.

Dott.ssa Angelica Dessì

Dott.ssa Angelica Dessì

Pediatra

Professore associato di Pediatria, Responsabile dell’ambulatorio SOS MAMI per il SOStegno dell’allattamento MAterno e la patologia MInima del bambino dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari.

Specializzata in Pediatria con indirizzo in Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale all’Università di Cagliari.

Autrice  di oltre 150 pubblicazioni scientifiche e relatrice in più di 50 Congressi Nazionali ed Internazionali. La sua area di maggior interesse è la nutrizione in epoca pre- e post-natale. 

Autrice dei libri “Come diventare genitori esperti in pochi giorni” che racchiude le risposte della pediatra alle più frequenti domande dei neogenitori e “Come diventare genitori esperti nello svezzamento” che ha scritto insieme alla nutrizionista dott.ssa Alice Bosco.

La Prof.ssa Dessì è mamma di tre bambini e ha sperimentato in prima persona le emozioni che si vivono quando si diventa genitori.

Ig

Fb

Libro “Come diventare un genitore esperto in pochi giorni. Le risposte della pediatra alle domande più frequenti sul neonato”

Libro “Come diventare genitori esperti nello svezzamento. Le risposte della pediatra e della nutrizionista, con alcune ricette per mamma e bambino”