Quanto ne sai sui denti dei bambini?
Ce ne parla una vera esperta, lasciandoci consigli e strategie!
I denti dei bambini
Quando aspettiamo un bebè iniziamo a prepararci in ogni modo al suo arrivo, organizziamo un vero e proprio nido, compriamo tutto il necessario, selezioniamo attentamente un pediatra e forse iniziamo già a informarci su un futuro asilo…
Chi di noi non ha letto libri, blog, consultato educatrici, ostetriche, amiche o familiari per avere più informazioni possibili? Tutto questo è bellissimo, è tenero, è responsabile… in una parola è amore!
Naturalmente tutto ciò continua poi nei mesi successivi, a ogni fase di crescita del bambino, a ogni cambiamento, a ogni traguardo. E’ emozionante! Però se dobbiamo esser sinceri non ci hanno preparato molto alla comparsa dei dentini, alla gestione della bocca, all’igiene orale nelle varie fasi di crescita del bambino.
Culturalmente siamo abituati ad andare dal dentista solo dopo il mal di denti.
La maggior parte di noi non pensa di andarci con un bimbo di 12 mesi, anche perché in questo momento incontriamo più che altro figure che non ce ne parlano se non marginalmente… e perché, diciamocelo, non ne vediamo la necessità!
Da circa un anno ho creato una pagina Instagram e poi un blog in cui, come mamma e dentista do consigli e parlo del “mondo dentale” in generale ma soprattutto su quello dei bambini, ricevendo con sorpresa e gioia tante domande su curiosità e spunti di approfondimento. Ci sono però alcuni aspetti legati alla bocca e ai denti dei più piccoli su cui ricevo spesso domande e che richiedono forse un po’ più di chiarezza. Ho provato a riportarne alcuni.
A che età compaiono i primi denti da latte e quando iniziano a cadere? E’ un fenomeno doloroso?
Il momento è molto variabile e individuale. I primi dentini, generalmente gli incisivi centrali inferiori, “erompono” intorno ai 6 mesi ma possono far capolino prima o anche molto dopo (12 mesi). Il discorso vale ovviamente anche per gli altri denti. In alcuni bambini c’è un’eruzione anticipata, in altri tardiva, e può anche accadere che sbuchino in contemporanea più dentini oppure uno alla volta.
È estremamente variabile anche la sintomatologia: alcuni bambini non avvertono nulla (fortunati!!!) altri sono nervosi, hanno qualche dolorino, un’aumentata salivazione, si portano spesso la mano alla bocca, hanno voglia di mordere e possono avere un abbassamento delle difese immunitarie con febbre, problemi intestinali e conseguenti notti insonni, problemi a mangiare. Tutto questo può ripresentarsi e perdurare per diversi giorni. I fastidi e i dolori possono in alcuni casi durare settimane. Non è detto però che i sintomi si ripropongano sempre per ciascun dente!
Cosa può dare conforto? Esistono alcune creme specifiche. Personalmente ne ho provate molte sul mio bimbo, le tenevo in frigorifero e le usavo massaggiandogli le gengive. Utilizzavo molto i massaggia gengive e i dentaruoli anch’essi da tenere in frigo per un maggior effetto calmante. Quando il bimbo sta male ricordiamoci però di non sottovalutare mai la situazione pensando ”Sono solo i denti ”. Dobbiamo sempre consultare il pediatra!
Per fortuna verso i 6 anni i denti da latte iniziano a cadere e vengono sostituiti dai denti permanentie questo fenomeno non è generalmente fastidioso o doloroso. Attenzione però: Proprio intorno ai 6 anni erompono 4 molari (uno per lato) in fondo in fondo, dietro all’ultimo dente da latte, e non sono preceduti dalla caduta di nessun dentino! Per questo motivo spesso vengono confusi con denti da latte…
I denti dei bambini. Alcuni consigli utili…
Quando iniziare a lavare i denti ai bambini e come fare?
Subito! Appena i dentini spuntano vanno lavati, anche se il bambino ha ancora un’ alimentazione liquida. Ricordiamoci che la bocca del neonato andrebbe pulita anche prima dell’arrivo dei denti con una garzina sterile dopo ogni poppata.
Non ci riusciamo? abbiamo perso questo passaggio? Rimediamo subito insegnando piano piano al bambino l’igiene orale!
Ma come? In commercio esistono set con diversi spazzolini! I primi, spesso in gomma, sono più dei massaggia gengive ma sono importantissimi perché abituano il bambino a uno strumento che entra nella loro bocca e imparano a tenerlo in mano.
Aiutateli voi stessi a massaggiare i primi dentini, senza sfregare con forza e senza spingere lo strumento troppo in fondo nel cavo orale. Trasformate questo momento in un gioco con canzoni e filastrocche, lavatevi i denti insieme, fatevi lavare i denti dai vostri bambini così che loro possano accettare più di buon grado il vostro aiuto.
Man mano che i bambini crescono e cresce il numero dei dentini è importante cambiare lo spazzolino. Esistono spazzolini con testine piccole e setole morbide molto ergonomici ma adatti a ciascuna età.
E il dentifricio? E il fluoro?
Nei bambini il dentifricio è molto importante e consigliato dal ministero della Salute con una concentrazione di fluoro fino a 1000 ppm (c’è scritto sul retro di ogni confezione). Le dosi consigliate sono la quantità di un chicco di riso da 0 a 3 anni e poco più dai 3 ai 6 anni.
“Ma mio figlio odia il dentifricio, lo sputa, come faccio?”
Proviamone di diversi tipi, gusti, proviamo a ridurre la dose, o se proprio non riusciamo in alcun modo, concordiamo con il pediatra e il dentista un’assunzione diversa di fluoro ( gocce o pastigliette). Tutto questo perché il fluoro ha un ruolo altamente protettivo nei confronti della carie, malattia diffusissima anche nei più piccoli, con incidenze ancora molto alte. Pensate che tra i bambini di 4 anni 1 su 5 ha almeno una carie e a 12 anni quasi 1 ragazzino su 2. È tantissimo!
Posso dare il ciuccio a mio figlio? Fino a che età? Può creare danni a denti e bocca?
Entro i 2 anni circa non ci sono problemi, si può utilizzare il ciuccio abbastanza serenamente (a meno che non vi sia stato sconsigliato da altri operatori sanitari come pediatra o ostetrica per via dell’interferenza che può creare con l’allattamento). Dopo è bene iniziare a ridurre il suo utilizzo, magari solo la sera per addormentarlo o durante situazioni stressanti come un vaccino o un lungo viaggio.
Il consiglio è di eliminarlo entro i 4 anni perché la permanenza prolungata del ciuccio in bocca crea danni nello sviluppo delle ossa mascellari con conseguenti malocclusioni di vario livello e gravità che, se non trattate tempestivamente, persisteranno per tutta la vita! Se il bambino è ancora piccolo e ha portato il ciuccio per un breve periodo è possibile che una lieve malocclusione regredisca da sola ma se questo non dovesse accadere se ne occuperà l’ortodontista, il dentista specializzato in Ortodonzia che mediante trattamenti specifici tratterà la malocclusione.
A che età la prima visita dal dentista ?
In assenza di situazioni particolari e/o patologiche, in cui il pediatra consiglia un controllo specialistico nel bambino molto piccolo, la prima visita è consigliata verso i 3-4 anni. Consiglio sempre un dentista che si occupa soprattutto di bambini detto: “dentista pediatrico o pedodontista” poiché l’approccio e l’ambiente totalmente dedicato ai piccoli pazienti rende questo primo incontro più piacevole.
E la prima visita dall’ortodontista?
Si consiglia tra i 5 e i 7 anni perché molte malocclusioni vanno intercettate precocemente e molti trattamenti possono essere fatti solo in questa fascia di età. Prevenire è sempre meglio che curare…
Infine, incontrare il dentista è un momento importante per i bambini e per i genitori. Possono imparare a conoscere o perfezionare la tecnica di spazzolamento più adatta alle loro manine ( e per questo esiste anche una figura specializzata ovvero l’igienista dentale). Possono modificare le abitudini alimentari o imparare strategie per migliorare la dieta quotidiana (e non intendo le vecchie frasi tipo: ”Non mangiare dolci” o “Il cioccolato fa venire la carie” – concetti inesatti tra l’altro…). Si possono intercettare delle carie allo stato iniziale e quindi asintomatiche e trattabili con estrema facilità. Sì, perché quando il bambino ha già mal di denti significa che i batteri sono andati in profondità e hanno già distrutto parte del dente, condizione che può portare a dolori forti e fastidiosi (ma anche infezioni a carico dell’osso e della gengiva circostante, gonfiore e febbre). Possono essere dati consigli su come prevenire danni alla bocca durante i giochi e lo sport, e come gestire piccoli incidenti a carico dei denti come colpi o fratture.
Potremmo definire quindi la prima visita “conoscitiva” e ricordiamoci che, se fatta in assenza di dolore, produrrà probabilmente un buon ricordo nel bambino e questo porrà le basi per una corretta e serena cura della bocca e dei denti per tutta la vita.
Questo sì che è un grandissimo regalo per vostro figlio.
Dott.ssa Antonella Carlucci