Attività per neonati per stimolare la vista proponendo un’alternativa ai mobiles di Maria Montessori e Munari… 

 

Attività per neonati

Piccoli, piccolissimi ma grandi, grandissimi…

Quando incontriamo le famiglie in Bottega ci piace far trovare loro un ambiente ricco e pensato, un ambiente che non parla di gioco puro e semplice inteso come svago, passatempo, quel fare che è infantile. Tutt’altro.

Ci impegniamo a far trovare un ambiente ludico nel senso montessoriano del termine, un ambiente in cui il gioco è il lavoro dei bambini. Un lavoro, il loro, fatto di osservazione, scoperta, esplorazione, comprensione, domande, rielaborazione, puro piacere. 

 Il modo migliore per mostrare questi processi è attraverso le proposte

Schiette, leggibili, semplici, replicabili a casa. 

Attività per neonati: le tessere ad alto contrasto!

Quando Flavia di @educhiamali ha gentilmente chiesto di collaborare con qualche articolo e non potevamo pensare ad un’idea diversa come primo contributo: siamo qui a raccontarvi di una proposta realizzabile in maniera semplice e proponibile…dalla nascita! 

Eh sì perché, come scrivevamo nell’incipit, i bambini sono piccoli, piccolissimi, ma grandi, grandissimi. Piccoli perché appena nati, appena entrati in questo mondo che gira veloce. Ma grandi, grandissimi, perché così ricchi di potenziale. Un potenziale che come recentemente dimostrano le  neuroscienze, ma ne aveva parlato ampiamente Maria Montessori decine di anni or sono, si accende dai primissimi giorni di vita.

Generalmente siamo abituati a lavorare molto con i lattanti sul senso del tatto e dell’udito, attraverso carezze, contenimento, tono di voce pacato. 

E la vista? 

Alla nascita i bambini hanno un’acuità visiva che si aggira sui 25/30 centimetri. Gradualmente questa si fa più efficace e intorno ai 6 mesi si giunge a una maturità visiva completa.

In questo lasso di tempo cosa si può proporre per accompagnare lo sviluppo di questo senso importantissimo, senza eccedere nella stimolazione? 

Maria Montessori e Munari ci vengono incontro con i mobiles, piccoli oggetti in materiale leggero e dai forti contrasti cromatici (bianco e nero) che, appesi a poche decine di centimetri dal viso, sono in grado di offrire una stimolazione visiva efficace, oltre che un ricco esercizio di concentrazione.
Sul web trovate dei tutorial per realizzarli handmade, così come sono acquistabili sui maggiori siti di e-commerce.

Qui vi daremo un’idea alternativa da realizzare a casa: le tessere ad alto contrasto.

Attività per neonati: le tessere ad alto contrasto!

Cosa occorre per realizzare questa attività per neonati 


Si tratta di disegni diversi, geometrici e non, caratterizzati dall’alternanza dei colori bianco e nero, proponibili sin dalle prime settimane di vita e incrementabili nella complessità dei disegni nei mesi a seguire.
Vi servono solo dei 
cartoncini bianchi e un pennarello nero. Nulla di più. E non serve essere artisti. Su ogni faccia dei cartoncini, grandi a piacere, realizzate un disegno diverso. Per le prime settimane basteranno linee, figure geometriche, spirali. Più avanti potrete incrementare la complessità della proposta con dei disegni quali animali, oggetti legati alla quotidianità, forme diverse.
L’alternanza dei colori 
bianco e nero offrirà quel contrasto utile a catturare l’attenzione dei piccoli, che ancora non distinguono bene i colori, per permettere loro di focalizzare le forme e concentrarsi nell’osservarle, comprenderne le differenze.
Proponetele appese a
 25/30 cm dal viso, sopra alla culla o al fasciatoio oppure di fronte, sempre alla stessa distanza. O ancora, a terra, quando i bambini riusciranno a sostenere la testa per osservare il mondo nella posizione prona.
Tre, quattro tessere saranno sufficienti. Intercambiatele di tanto in tanto per mantenere alto il livello di concentrazione e curiosità.

Sorprendetevi poi nell’osservare i vostri piccoli catturare ogni movimento, cambio di luce e forma con tutto loro stessi.
Così piccoli eppure così grandi, così concentrati nel mondo che li circonda e che è già loro.

 

Alla prossima!

Sara

@labottegadeibambiniartelier [@proposteeducative]

@labottegadeibambiniartelier [@proposteeducative]

Maestra

“Trentina di nascita, veneta di adozione. Testarda e perseverante, nella vita ci si tuffa di testa. Datele un tramonto, una cima dolomitica, un caldo abbraccio, una nuova sfida (non necessariamente in quest’ordine) e la farete felice.”

Questo si legge nella mia biografia sul sito di Proposte Educative, l’associazione culturale a Cornedo Vicentino per cui lavoro da oltre un anno.

Trasferita da Trento a questo piccolo paese dell’alto Vicentino da circa due anni, lavoro come maestra in una scuola dell’infanzia e dedico la restante parte delle mie giornate al lavoro per l’associazione, che è anche studio pedagogico, presieduto dalla dott.ssa Roberta Povoleri.

Siamo un team di esperti diversi (psicologi, educatori, esperti, pedagogisti…) e offriamo servizi da  9 mesi a 100 anni.

Io, all’interno delle proposte dedicate all’area 0-6, seguo la Bottega dei Bambini aRtelier, che è un mio progetto e curo in toto, dagli allestimenti, alle proposte, all’accoglienza e accompagnamento delle famiglie.

Si tratta di uno spazio allestito interamente con materiale naturale e di riciclo dove do voce a quello che è il mio passato e la mia esperienza di educatrice di nido, lavoro che ho svolto per diversi anni a Trento, e alla mia formazione continua, unite alla mia passione per il mondo dell’infanzia, dell’educazione e delle pedagogie alternative (Montessori, Reggio Approach, outdoor education, Munari…). 

Accolgo famiglie, non solo bambini, perché in questo mondo frenetico e che corre sempre, mi piace pensare alla Bottega come una bolla, un luogo un po’ magico in cui il tempo trascorre lento e intenso, un luogo in cui si cresce insieme, ci si conosce, ci si confronta e rilassa.

In questo spazio ogni famiglia può trovare un centro di interesse diverso e affine al suo stato d’animo e desiderio e, in più, ogni settimana una proposta speciale a centro stanza.

L’idea è poi che ognuno possa portarsi a casa uno spunto da replicare, in semplicità. Perché è con le cose semplici che ci si diverte.

Perché tutto questo? Perché non c’è niente di più bello che vedere la magia negli occhi dei bambini quando scoprono, indagano, giocano con piacere. E non c’è sfida più bella se non quella di alimentare la loro voglia di scoprire il mondo, da ogni angolazione possibile. 

 

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