Leggere libri ai bambini e insieme a loro può essere un’abitudine preziosa.
Perché leggere libri ai bambini?
La lettura rappresenta un rituale importante sia per i bambini che per i genitori, innanzitutto costituisce uno strumento utile per la relazione, si trasmettono emozioni ed è un momento speciale che si dedica completamente al proprio figlio.
Le storie possono trasmettere al bambino delle strategie, dei suggerimenti per elaborare le emozioni e superare alcuni ostacoli che si possono presentare nel quotidiano (come ad esempio i capricci, i litigi con gli amici, etc), i bambini spesso si identificano nei protagonisti delle storie ela vicinanza del genitore durante la lettura del libro, trasmette loro sicurezza.
Una delle domande più comuni che mi viene posta è “Quando si deve iniziare a leggere libri ai bambini?”.
Non c’è un momento giusto o sbagliato, la lettura dei libri ai propri figli non è vincolata ad una determinata età del bambino. Io ho iniziato a leggere a voce alta quando ero incinta di Matteo, senza sapere se mi sentisse o meno, ma ricordo che quando leggevo ad alta voce lui si tranquillizzava, smetteva di darmi calcetti e mi sentivo io in primis più serena, più tranquilla.
La lettura dei libri ad alta voce in gravidanza è importante affinchè il neonato riconosca la voce dei genitori una volta nato e aiuta a sviluppare le capacità d’apprendimento e cognitive. Quando Matteo è nato, ho continuato a leggere ad alta voce e non mi sono più fermata.
La lettura è un momento nostro, ci isoliamo da ciò che ci circonda, sembra quasi che ritorniamo ad essere un tutt’uno, le pagine scorrono veloci e a volte ho la sensazione che Matteo veda le illustrazioni dei libri prendere vita, animarsi… proprio come succedeva a me quando ero più piccola.
Alcuni tra i ricordi più belli della mia infanzia sono legati alla lettura… mia mamma ogni sera ci lasciava stare nel lettone per leggere un libro, ricordo che modificava la voce in base al personaggio, ricordo che io e mia sorella andavamo a letto con il sorriso sul viso pensando ai personaggi delle storie lette quella sera. Desideravo continuare questa tradizione anche con mio figlio.
Adesso Matteo ha quasi 5 anni e ama alla follia i libri, ogni sera leggiamo 2 o 3 libri, e vedo i suoi occhi brillare quando ne riceve uno nuovo. I nostri “viaggi della speranza” in biblioteca o in libreria (li chiamo viaggi della speranza perché Matteo da eterno indeciso non riesce a decidere quale libro scegliere) sono un’abitudine importante per noi, per lui.
I libri fanno emozionare, e se trovi un libro che fa venire la pelle d’oca dopo averlo letto, è quello giusto. Spesso si considerano i libri per bambini in modo superficiale, infantili, si sminuisce il loro valore… io ho letto molti classici per adulti, romanzi, gialli, fantasy, d’amore ecc, ma raramente ho pianto alla fine di un libro. Invece spesso mi accorgo di avere le lacrime agli occhi quando finisco di leggere una storia a mio figlio… e sapete perché?! Perché i libri per bambini insegnano tanto anche a noi adulti. Sono una finestra nel mondo dei nostri figli, ci offrono la possibilità di sbirciare nel loro mondo magico e uscirne, più ricchi.
Sono un ponte per restare un po’ bambini.
Sara