Che cos’è la deglutizione atipica e quali relazione ha con l’uso del ciuccio?

 

La deglutizione atipica

 

“Ciao Mamma!Ciao Papà!

Adesso voglio farti una domanda: a te non sembra strano che tuo figlio, tua figlia, durante la giornata o prima di addormentarsi, abbia sempre quel dito in bocca? Magari durante l’ allattamento, nel passaggio allo svezzamento oppure a seguito del distaccamento dal ciuccio, tanto sudato e combattuto…”.

Una deglutizione atipica o deviata, con forte spinta linguale anteriore, comporta alterazioni di tutto il sistema corpo da un punto di vista posturologico che, nel tempo, genera l’ instaurarsi di schemi posturali scorretti e svantaggiosi per l’ individuo. Trattando il bambino preventivamente, in età evolutiva, si evitano del tutto o si riducono quelli che saranno gli esiti dannosi di tale deglutizione sul suo stato di salute da adulto.

Si parla di deglutizione atipica quando si assiste al permanere di uno schema motorio infantile anche dopo l’eruzione di tutti i denti. Si può trovare anche un alterato comportamento neuromuscolare negli adulti, in quanto la funzione deglutitoria è correlata anche alla maturazione dell’apparato stomatognatico. Nella deglutizione atipica la lingua non esercita la pressione sulle rughe palatine, bensì effettua una spinta anteriore sulle superficie linguali e palatine dei denti. Le arcate dentali sono serrate oppure la lingua può interporsi tra le arcate dentali che risultano aperte.

“All’esame obiettivo, il bambino che non ha raggiunto uno schema deglutitorio maturo mostra a riposo una postura della lingua bassa o interposta; a volte si evidenzia un frenulo linguale corto. Si presenta un palato spesso ogivale e con delle rugosità su tutta la volta, in quanto la lingua non poggiando sul palato non le spiana”.

 

deglutizione atipica

 

Si possono osservare inoltre: respirazione oralemalocclusione e/o malposizioni dentariedifetti posturali della colonna vertebraledisturbi visivi , dislalie e disfonie.

Per tutte queste problematiche, la diagnosi di deglutizione atipica deve essere una diagnosi multidisciplinare che vede coinvolti diversi specialisti nell’ ottica di un approccio olistico e globale.

Le cause legate all’eziologia della deglutizione atipica sono diverse, alcune legate a errori dietetici, stili alimentari, e abitudini errate, altre invece sono di origine ereditaria, genetica o generate da specifiche patologie.

Tra gli errori dietetici le cause più frequenti sono legate a uno svezzamento ritardato, all’ uso prolungato del biberon, o a una dieta povera di cibi “duri da masticare”.

Ricordiamo che lo svezzamento inizia attorno al 5° mese e termina attorno all’ anno di età e prolungare l’ uso del biberon dopo il 12° mese rappresenta un fattore negativo per lo sviluppo della muscolatura oro- facciale e dell’ osso mascellare. In caso di allattamento artificiale si dovrebbe avere cura di scegliere tettarelle anatomiche che simulino al meglio la forma del capezzolo materno. Ad esempio tettarelle troppo grandi schiacciano la lingua in basso, mentre un foro troppo largo non stimola lo sforzo muscolare richiesto dalla suzione, in quanto il liquido defluisce nel cavo orale per la forza di gravità.

Clinicamente i bambini che fanno un uso prolungato del biberon sviluppano un’incompetenza labiale con prochelia del labbro inferiore e labbro superiore corto, presentando la caratteristica bocca da biberon. 

 

succhiamento del pollice

 

Le abitudini viziate del succhiamento del dito, del ciuccio, del labbro, delle guance, della lingua o di altri corpi estranei vanno a modificare la posizione linguale e la struttura delle arcate dentarie, portando a una malocclusione e deglutizione atipica. Se queste abitudini si eliminano entro i 3 anni di età, le alterazioni sono quasi totalmente reversibili. 

Tra le anomalie posturali della lingua va segnalata l’ interposizione linguale, in quanto è spesso causa di alterazioni a carico del LINGUAGGIO soprattutto per la corretta articolazione dei fonemi “S” e “Z”.

Tra le cause di deglutizione atipica va ricordato l’ ipotono muscolare e le disfunzioni neuromotorie come nella Sindrome di Down.

Possono causare deglutizione atipica anche le dismorfosi dell’apparato stomatognatico come frenulo linguale corto o anchilosi linguale, agenesi dentale, ritardo di eruzione dei denti, carie nei denti da latte, trumatismi, ecc..

 

malocclusione bambini

 

Infine è importante ricordare tutte le patologie frequenti nei bambini come ipertrofia adenoidea, le tonsilliti, la disfunzione tubarica, la deviazione del setto nasale e le allergie che conducono ad una respirazione orale.

Disturbi e disfunzioni riconducibili alla respirazione orale più facilmente intuibili sono una maggior facilità a contrarre le malattie come raffreddori, otiti, tonsilliti, adenoidi, asma, allergie, intolleranze alimentari, dermatiti ed eczemi periorali.

Possono essere riferiti anche una maggior predisposizione al mal d’ auto e una maggior frequenza di problemi intestinali come coliti stitichezza. La digestione appare più lenta e faticosa in quanto i bambini masticano con la bocca aperta ingerendo aria durante l’ alimentazione. 

La qualità del sonno subisce un peggioramento: il bambino può svegliarsi più volte per problemi di “gola secca”. Spesso i genitori riferiscono russamento notturno. Nei casi più importanti si verificano le apnee notturne, tutte situazioni da non sottovalutare. Esse rallentano l’ossigenazione del sangue e il loro protrarsi determina un senso di soffocamento che porta il bambino a svegliarsi di soprassalto. 

Un sonno così disturbato impedisce il riposo profondo ed è causa di importanti disturbi comportamentali come irrequietezza, ansia, calo di concentrazione ed attenzione, iperattività e difficoltà di apprendimento.

Altri danni di minor intuibilità, ma non minor importanza, conseguenti una respirazione orale sono riconducibili ad alterazioni dello sviluppo cranio-maxillo-facciale dovute ad un anomalo posizionamento della mandibola.

Quando parliamo di disturbi e disfunzioni riconducibili alle abitudini viziate parliamo di parafunzioni, ovvero attività orali ripetute nel tempo e non finalizzate ad uno scopo. Costituiscono esempi tipici morsicarsi le labbra e succhiarsi il dito. In altri casi la parafunzione è più subdola come nel caso di un bruxismo notturno.

 

SUZIONE DEL DITO

Il vizio orale più comune è il succhiamento del pollice.

 

succhiamento del pollice

 

Succhiare è rassicurante e rilassante, il più delle volte non è in relazione con lo stimolo della fame, ma rappresenta un atto consolatorio sostitutivo al seno materno che permette al bambino di auto consolarsi quando la madre non può soddisfarlo. Succhiare il pollice allenta le tensioni e risulta essere un antidoto alla paura e al senso di solitudine. Questa abitudine deve essere abbandonata entro i 3 anni di età in seguito alla comparsa dei denti decidui. Se si protrae oltre questo periodo compromette il corretto sviluppo dell’ apparato stomatognatico che influenzerà la crescita del bambino anche da un punto di vista posturale. Le forze esercitate in questi distretti conducono alla formazione di un palato ogivale, un morso aperto anteriore e un morso incrociato mono o bilaterale. Durante la suzione il dito preme contro il palato, mentre la mano poggia sulla mandibola. Così facendo le labbra non svilupperanno un’ adeguata competenza labiale.

 

USO DEL CIUCCIO

L’ uso del ciuccio è un argomento controverso capace di scatenare grandi dibattiti circa i rischi e gli eventuali effetti benefici derivanti dall’ utilizzo. La cosa certa è che l’ uso del ciuccio durante la dentizione porta il bambino a sviluppare mal occlusione. Pertanto è consigliabile per i genitori provvedere a disabituare il proprio figlio all’uso del ciuccio il prima possibile, onde evitare l’istaurarsi di un’abitudine viziata. Le alterazioni occlusali che si possono riscontrare sono molto simile a quelle della suzione del dito.

 

BRUXISMO

È una parafunzione che consiste nel stringere i denti oppure nel digrignarli. Di giorno si manifesta di più un bruxismo statico, nel caso di serramento dentale e invece, durante la notte, abbiamo un bruxismo dinamico nel caso di digrignamento.

Il bruxismo notturno oltre ad essere responsabile di cefalee e dolori muscolari presenti al risveglio produce abrasione e sensibilità dentaria. La causa è incerta e viene ricondotta a più fattori: ereditarietà, carenze nutrizionali, squilibri enzimatici, disturbi del sistema endocrino ed allergie. Spesso l’ elemento scatenante questa parafunzione è riconducibile ad uno stato ansioso e di stress. Le parafunzioni legate a nevrosi infantili tendono a risolversi spontaneamente, se ciò non accade occorre rivolgersi ad uno specialista. 

Le fonti per ricavare materiale utile allo svolgimento di tale articolo sono diverse, tra queste cito la più importante “Manuale teorico pratico di terapia miofunzionale metodo Bertarini”: un libro di facile comprensione, scritto per professionisti sanitari e dell’ ambito medico in generale.

 

A presto!

Dott.ssa Alessia Campagna

Dott.ssa Alessia Campagna

Dott.ssa Alessia Campagna

Fisioterapista e Osteopata

Sono la Dott.ssa Campagna, ma preferisco tu mi chiami Alessia. Lavoro e vivo a Roma da circa 9 anni, città che, nel tempo, mi ha accolto tra le sue braccia. Lascio all’età di 19 anni Formia, il mio golfo, per intraprendere la mia carriera universitaria. All’ età di 23 anni arriva il mio primo grande traguardo laureandomi in Fisioterapia presso La Sapienza con 110/110 e lode. Susseguono anni di master e numerosi corsi di specializzazione tra cui il corso di “Terapia miofunzionale posturologica”. Fino ad allora nessuno mi aveva mai parlato della correlazione lingua-postura e così cambiò il mio punto di vista in ambito di postura e non solo. Decido allora di approfondire  l’argomento e di iscrivermi a Osteopatia di cui, ad oggi, frequento il 5° anno di 6 anni.

Se questo articolo ti ha incuriosito e ti piacerebbe approfondire questo discorso, puoi trovarmi presso Studio di Fisioterapia ed Osteopatia Dott.ssa Campagna a Roma in Viale G. Marconi 145 dove di giorno lavoro e di notte studio. (Quando dormo? Mai!).

 

Cosa fa un bambino nel mio studio?

Ma è ovvio, GIOCA, si diverte, impariamo a fare le linguacce… e tanto altro!!!

Integriamo conoscenze fisioterapiche e osteopatiche collaborando esternamente con figure che si occupano di logopedia, nutrizione, ortodonzia, ortottica e svariate figure mediche, al fine di trattare i nostri pazienti in una visione più olistica e globale possibile.

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