Come si sviluppa il linguaggio nei bambini?

 

1. Dalle Vocalizzazioni alle Prime Parole

  • Fase Prelinguistica: è il periodo che precede la produzione delle prime parole e il loro utilizzo. Le vocalizzazioni lasciano progressivamente il posto alla produzione delle prime parole. Il bambino, inoltre, passa da uno stadio preintenzionale ad uno intenzionale, dove diventa cosciente della valenza comunicativa dei suoi comportamenti e dunque se ne serve consapevolmente per poter raggiungere un certo obiettivo.

2. Dalle Parole alle Frasi

  • Stadio della parola-frase (12-18 mesi)

  • Frasi formate da due parole (18-24 mesi)

  • Brevi frasi con più di due parole (24-36 mesi)

  • Sviluppo grammaticale e morfologico (36-55 mesi)

  • Ulteriori tappe nello sviluppo dell’espressione verbale

  • Completamento dell’acquisizione grammaticale

 

Tra i 10 e i 20 mesi il numero delle parole che i bambini sono in grado di produrre aumenta progressivamente. A 22 mesi un bambino possiede un vocabolario espressivo formato da più di 50 parole, anche se occorre ricordare che il numero delle parole che può comprendere è sicuramente superiore.

Verso i 18 mesi, quando i bambini hanno raggiunto un vocabolario espressivo di 50 parole, iniziano a metterne insieme due o più, formando così le prime frasi che sono altamente significative poiché il bambino tende ad inserirvi solo gli elementi più ricchi di informazione, ovvero quelli che consentono all’adulto di decifrare il messaggio.

Sono frequenti comportamenti verbali ecolalici, che consistono nella ripetizione, spesso letterale (ecolalia) di quello che il bambino sente dagli altri.

Nel terzo anno di vita il bambino presenta un rapido sviluppo del linguaggio, padroneggia la struttura delle frasi nucleari, a cui fanno seguito tutti gli altri tipi di frase: ampliate, complesse e binucleari.

Per riassumere quanto descritto fino ad ora:

Dopo il terzo anno le frasi tendono a espandersi e il bambino inizia a usare le parole funzione, a coniugare i verbi e a concordare correttamente articoli, nomi e aggettivi.

Il suo vocabolario è cresciuto notevolmente e conta più di 1000 parole.

All’età di quattro anni i bambini possiedono quella che possiamo definire una conoscenza di base del linguaggio, ma commettono ancora degli errori grammaticali.

I 5 anni possono essere definiti come l’età dei perché, il bambino mostra curiosità per tutto ciò che è nuovo e rivolge ai genitori o agli adulti con cui è più a contatto un’infinità di domande che vanno a costituire la sua base conoscitiva.

 

RIASSUMENDO IN PILLOLE:

Nella prima fase detta della lallazione (5-6 mesi) il bambino inizia a produrre dei suoni manifestando contemporaneamente i primi segni di preferenza manuale.

Nella fase dell’immagazzinamento (6-20 mesi), le parole e le frasi vengono immagazzinate nella loro globalità come se fossero delle espressioni idiomatiche 

Durante la fase analitica e computazionale (20-37 mesi) continua l’apprendimento di nuove parole e il bambino inizia a formulare espressioni che si basano su regole morfologiche e grammaticali.

 Leggi anche “Il linguaggio nei bambini: se qualcosa non va?”

Sviluppo del linguaggio

Cosa invece favorisce lo sviluppo del linguaggio?

Sicuramente una buona e continua esposizione al linguaggio, una buona prosodia, l’uso della mimica facciale e la lettura dei libri sin da piccolissimi. Vi consiglio il sito di Nati per leggere www.natiperleggere.it

Ma non solo!In questo secondo articolo, invece, trovate come aiutare la comunicazione e lo sviluppo linguistico con una corretta stimolazione. 

Link diretto qui!

 

Dott.ssa Roberta Perosa 

@roberta_perosa

@roberta_perosa

Logopedista e Counselor

Laureata all’Università degli Studi di Padova nel 2007, ho continuato la mia formazione lavorando per 4 anni al Centro Medico di Foniatria di Padova in collaborazione con le altre figure professionali presenti nella struttura. Sono stata docente al “Corso Annuale di formazione in diagnosi e terapia della balbuzie” 10/2012- 7/2013, per il modulo “La valutazione del linguaggio e della balbuzie in età evolutiva”, organizzato dall’IFRA, Istituto per la formazione e la ricerca applicata e a successivi diversi corsi formativi ECM per professionisti del settore per la regione Veneto, in collaborazione con la Società Scientifica Logopedisti Italiani (SSLI) e il Centro Medico di Foniatria di Padova.

Sono relatrice per diversi corsi formativi nell’ambito della balbuzie.

Da anni mi occupo prevalentemente di valutazione e terapia dei disturbi di linguaggio in età evolutiva ed adulta, con particolare riguardo alla balbuzie. Inoltre, collaboro con diversi e numerosi professionisti che operano nella zona di Vicenza e Padova; con le scuole e le associazioni organizzo corsi di formazione/educazione rivolti agli insegnanti e ai genitori.

Mi occupo dei disturbi di linguaggio (orale e scritto) prevalentemente presenti in età evolutiva nella fascia prescolare e scolare e in quelli presenti in età adulta, sia per quanto riguarda la Valutazione, che per quanto la Terapia Logopedia.

A gennaio del 2018 ho conseguito il titolo di Counselor ad indirizzo bioenergetico transpersonale per ampliare le mie competenze nella relazione d’aiuto e nell’ascolto attivo.

Dal 2014 ho aperto il mio studio privato in collaborazione con altre figure professionali.

Ho sempre pensato che lavorare in team sia più arricchente e stimolante, ti offre la possibilità di un confronto continuo e di vedere il proprio lavoro in un’ottica più ampia. Da questo è nato “Lo Studio”, una nuova realtà formata da persone con un’elevata preparazione e specializzazione nel loro campo e che trasmettono amore e passione per il proprio lavoro. Quelle stesse persone che sanno fare la differenza e che mi hanno permesso di guardare “oltre”. Grazie a loro è possibile realizzare questa filosofia di pensiero e dare il massimo per i nostri piccoli e grandi pazienti, insieme crediamo a questo grande progetto in continua crescita”.

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