Il sonaglio
Dono sempre molto gettonato quando un nuovo bebè vede la prima luce del mondo, il sonaglio rappresenta uno dei classici giochi che solitamente viene regalato al passaggio della cicogna, ma nonostante ciò è anche spesso poco conosciuto dal punto di vista funzionale e, quindi, sottovalutato.
È una proposta di gioco in grado di esercitare un grande fascino sui bambini piccoli, visto come un gioco all’apparenza semplice, figura invece come un vero e proprio strumento che consente ai bambini di compiere importanti apprendimenti, utili alla crescita, conoscenza e sviluppo dei sensi.
In particolare, i sonagli riescono a sviluppare:
•la manipolazione: il bambino, maneggiando ed agitando il sonaglio, può esercitare il movimento del polso, sviluppa gradualmente anche il controllo delle dita e acquisisce, intorno ai 6-7 mesi (fascia di età esclusivamente indicativa, perché è importante ricordare che ogni bambino ha i propri tempi di apprendimento), una certa coordinazione tra le due mani e l’occhio, che collaboreranno per afferrare, lasciare, scuotere l’oggetto.
•l’udito: scuotendo ripetutamente il sonaglio, il bambino è in grado di apprendere che il suono prodotto è connesso al suo gesto;
•l’intelletto e la comprensione: con il tempo si accorgerà del punto di origine del suono;
•intenzionalità: comprendendo che il suono del sonaglio dipende dal suo movimento e che la sua intensità sarà più o meno forte a seconda della forza impressa, il gesto di agitare il gioco, diventerà intenzionale.
Con un “semplice” sonaglio, i bambini possono avere un primo approccio significativo con la musica, iniziano a scoprirla, e incontrano una prima attività che li aiuta a comprendere il principio di causa-effetto, oltre ad avere il famoso primo contatto curioso con il mondo esterno.
Quando presentare un sonaglio?
L’utilizzo del sonaglio richiede l’applicazione di alcune attività che, per l’età in esame, possono essere definite complete e complesse. Prima di tutto, il bambino deve essere in grado di afferrare, stringere ed agitare il sonaglio e deve poi vantare di una buna padronanza della coordinazione oculo-manuale. Queste attività dipendono dalla manualità posseduta da ogni bebè, ma solitamente possono essere messe in pratica con il compimento dei 4 mesi in avanti. Il gioco va proposto al bambino, appoggiandolo sul tappeto accanto a lui, tutto il resto va da sé. In questa fascia di età, la scoperta e la conoscenza deriva anche e soprattutto dall’esperienza orale.
È per questo motivo che i sonagli che creo sono composti esclusivamente con materiali sicuri e privi di sostanze nocive.
Il silicone utilizzato nelle perline è prodotto a livello industriale ed è particolarmente impiegato nel campo dell’ingegneria biomedica e nel settore tecnico-sanitario. E’ perciò adatto ai più piccoli, è un materiale inodore, insapore, termostabile. Le perline possono essere mordicchiate senza problemi, il silicone utilizzato è delicato sulle gengive, non si rompe, e il colore non svanisce a contatto con la saliva.
Coloro che non amano il silicone, o vogliono associare diverse consistenze all’esperienza del proprio bambino, possono scegliere di inserire palline rivestite in cotone. Le rivesto singolarmente, lavorando con la tecnica dell’uncinetto, utilizzando filati di cotone italiano di qualità. Il legno delle palline rivestite con questa tecnica, così come quello dei massaggiagengive che accompagnano il sonaglio, è di faggio naturale, non trattato con cere o vernici, non assorbe odori ed è insapore.
Silvia