10 consigli per stimolare il piacere di leggere

 

Mio figlio non legge”. Quante volte ho sentito questa frase uscire dalla bocca di genitori disperati perché i propri figli non ne vogliono proprio sapere di leggere. Figli che preferiscono di gran lunga un videogioco ad un buon libro. Figli per i quali leggere è semplicemente una tremenda noiosa punizione. 

La verità è che dobbiamo fare un passo indietro, perché parliamoci chiaro, i bambini non hanno tutte le colpe. Forse siamo noi adulti, come genitori, educatori o insegnanti, che dobbiamo porre le basi per poter cambiare le cose.

 

consigli per stimolare il piacere di leggere

La società di oggi sta progredendo sempre più rapidamente verso un futuro tecnologico e virtuale, dove la tendenza è quella di rifugiarsi in un mondo che tutto è, meno che reale. Questa voglia di evasione e di fuga dalla realtà una volta la si appagava con una bella storia da leggere, oggi questo è sempre più raro.

Possiamo comunque fare qualcosa. Pensate però quanto anche noi ci rifugiamo nel virtuale, quanto spesso teniamo il telefono in mano, noi che passiamo molto tempo sui social, noi che a volte preferiamo passare il tempo scorrendo notizie su uno schermo piuttosto che su un giornale.

Il primo passo deve quindi essere nostro, ma vediamo praticamente come possiamo aiutare i nostri bambini a scoprire la bellezza della lettura.

 

Come stimolare il piacere di leggere

 

1. Iniziate a leggere insieme

Sembrerà banale, ma il fatto di potersi ritagliare un momento della giornata per leggere qualcosa insieme può essere molto stimolante sia perché permette di passare del tempo di qualità insieme, sia perché i bambini non smettono mai di apprezzare le storie lette da qualcun altro.

2. Create l’abitudine

Fissate un momento della giornata da dedicare alla lettura o anche solo allo sfogliare albi illustrati. Che sia insieme o in autonomia, purché sia un momento condiviso. Che sia prima di andare a letto, la mattina appena svegli, di pomeriggio… non importa, basta trovare dieci minuti da dedicare solo ed esclusivamente a quello, senza distrazioni e rigorosamente insieme! Vedrete che sarà tempo di qualità e ne trarranno beneficio grandi e piccini.

3. Date il buon esempio

Se i bambini sono circondati da adulti sempre attaccati allo smartphone o indaffarati a correre di qua e di là, difficilmente saranno attratti dal relax regalato dalla lettura di un buon libro. Siate voi i primi a dedicare del tempo alla lettura, prendetelo come un momento rilassante. I bambini osservano e imitano.

4. Circondatevi di libri

Un ambiente ricco di libri e storie sarà sicuramente un ambiente stimolante, che inviterà i bambini a prendere, sfogliare, osservare e leggere. I bambini devono familiarizzare con l’oggetto fisico in primis per poi potersi approcciare ad esso con naturalezza.

5. Create un ambiente adatto

Una poltrona comoda, un tappetone con dei morbidi cuscini, un rifugio tutto loro dove potersi nascondere e godersi le storie più avventurose. Anche noi grandi amiamo leggere in totale comodità e in luoghi particolarmente rilassanti, sceglietelo insieme e predisponetelo come più piace ai vostri bimbi.

6. Lasciate libera scelta

Spesso mi sono sentita dire: “eh ma sceglie solo libri comici”, “e ma legge solo fumetti!”, e io rispondo sempre: “e quindi?”

Ognuno ha i suoi gusti, chi preferisci avventure chi i libri gialli, chi preferisce i grandi classici e chi invece le barzellette. Lasciate sempre e comunque libertà di scelta, un libro imposto non sarà mai un libro letto con piacere. Non forzare mai la scelta di un libro è la via da seguire per non fargli odiare la lettura.

7. Seminate… senza insistere…

Cercate di fare del vostro meglio per stimolare la voglia di leggere, ma non forzateli mai e soprattutto non insistete, altrimenti diventerà una noia mortale anche solo sentirne parlare.

8. Proseguite anche senza libro

Si può valorizzare il momento della lettura anche quando il libro è chiuso. Parlatene insieme, stimolate il racconto, mostratevi interessati alla storia che sta leggendo. Dimostrate ai vostri bambini che siete realmente interessati alla storia, che non vedete l’ora di scoprire come proseguirà, così anche loro non vedranno loro di raccontarvela.

9. Visitate insieme gli ambienti ricchi di libri

Biblioteche e librerie sono posti magici e meravigliosi, migliaia di libri che si possono sfogliare, guardare, leggere, e addirittura portare a casa. Fate in modo che diventi un’abitudine, un appuntamento fisso e condiviso dove potersi divertire e rilassare. La proposta delle biblioteche oggi è sempre più ricca di eventi, laboratori, attività che permettono di familiarizzare con l’ambiente e conoscere i libri sotto molti punti di vista.

10. Rendetela un’attività divertente

Infine ricordatevi non solo di leggere storie ad alta voce ai vostri bimbi, grandi o piccoli che siano, ma di renderle divertenti usando la mimica, il tono di voce modulato, l’effetto suspence. Vedrete che penderanno dalle vostre labbra e non smetteranno più di dirvi… “ancora! Ancora! Ancora!”.

 

Buona lettura grandi e piccini!

 

 

Silvia

@ludodidattica

@ludodidattica

Insegnante

 

Sono Silvia Zardoni e ho sempre odiato la scuola!

Pare strano che un’insegnante inizi così la sua presentazione, ma non ci sarebbe modo più semplice per farvi capire cosa mi ha portato a fare questa scelta di vita…  che per me non è solo un lavoro ma una vera e propria missione. Sì, perché la mia missione è proprio quella di rendere la scuola un luogo sereno, un posto felice, dove si può imparare giocando, divertendosi e ridendo a crepapelle. Non ho la pretesa di cambiare il mondo, ma se il mio piccolo contributo, come una goccia in un oceano, può essere utile ad aiutare e incentivare altre insegnanti, allora continuerò su questa strada cercando di diffondere e stimolare all’uso di buone pratiche educative e didattiche. 

Dopo la laurea mi sono specializzata nell’ambito della gamification e proprio da qui nasce il mio sito: ludodidattica (didattica ludica) dove vorrei condividere giochi didattici utili all’apprendimento sia nella prima infanzia sia nel periodo scolastico.

Da quando sono diventata mamma di Anna ho voluto approfondire altre tematiche che potessero arricchire sia il mio bagaglio professionale, sia il mio essere mamma. Così ho iniziato un percorso relativo all’educazione positiva, cercando di divulgare piccoli accorgimenti e consigli che possano essere utili a tutti. 

 

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