Una mamma tutta da ridere – Andiamo a letto!
Avete presente quelle giornate infinite che vi fanno desiderare solo di mettervi a letto e ci vediamo tutti domattina?
Sono sicura che sapete di cosa parlo.
Vorresti che i tuoi figli si addormentassero in 5 minuti e invece sono meno collaborativi del solito, ci impiegano delle ore e tu richiami all’ordine tutti i santi del paradiso.
Appena senti “mamma-nanna” (2 parole che emanano grande senso di appagamento e gioia) inizia la corsa per infilargli il pigiama e lavargli i denti (e avete già sprecato l’80% di pazienza che vi era rimasta a fine giornata).
Riusciamo finalmente ad arrivare a letto. Sceglie la fiaba, inizio a leggere e vengo interrotta subito da 3 capriole volanti e un tuffo carpiato che termina sopra il mio intestino.
“Leggiamo Qua Qua” (che sarebbe Il brutto anatroccolo, per chi non parlasse il bambinese).
E leggiamo ‘sta fiaba! – Ovviamente condita da piedi in bocca, testate, dita negli occhi.
“Adesso Biancaneve” dice il tiranno.
Adesso… Basta!
“Direi adesso basta, abbiamo fatto il pieno di favole, è tardi, spengiamo le luci e dormiamo!”.
“Mamma voglio coccole”. Va bene adesso baci e carezze…
“Mamma voglio massaggio schiena”. Ed inizi a piallargli la schiena.
“Mamma massaggio sedere”. E inizi a impastargli il sedere finché il palmo delle tue mani non diventa rovente.
“Voglio acqua”. Ok bevi.
“Ho fame”.
“Non è ora di mangiare, dormi!”.
“Voglio cacca”.
“Sicuro?”.
“Si voglio cacca”. Lo metto sul water… “Non ci riesco”.
E già tiri gli occhi al cielo e ti chiedi se quelli che ti dicono che danno il bacio della buonanotte, spengono la luce e tutti a nanna, ti dicano la verità o ti prendano per il culo.
Se fosse vero esisterebbe sicuramente un girone all’inferno apposta per loro!!!
Torni a letto, sta per addormentarsi…
“Mamma pipì”. No vabbè… alziamoci di nuovo. Per fortuna il bagno è attaccato alla camera da letto. Nei momenti di sconforto è bene pensare sempre alle cose positive. Finalmente la fa.
Torni a letto per l’ennesima volta.
“Mamma voglio mangiare” annunciò il tiranno.
“Dormi per l’amor del cielo!!! Sai mangiare da solo, far pipì, lavarti, tra poco fai di conto e ancora non riesci a chiudere questi benedetti occhi?”.
E lui per tutta risposta cosa fa?
Inizia a fare l’appello di tutti i familiari ovviamente!
“Dov’è nonno?”.
“Sta facendo la nanna.”.
“E nonna?”
“Dorme, beata lei.”.
“E padrino?”. Prova ad indovinare?
E nel frattempo ti senti un giocatore della ruota della fortuna, continui a sperare intensamente che la ruota si fermi nel simbolo del bambino dormiente e perda improvvisamente i sensi.
Ti chiedi se alla fine della fiera ci sia un qualche premio per te, uno di quelli davvero grossi, come un forziere pieno di gioielli, una pelliccia di Annabella o una villa con piscina, vista mare, con personale al seguito!
Ti riprendi dal momento di trance appena senti l’ennesima domanda.
“Papi domani laboro?”
“Sì amore, papi domani va a lavoro!”.
“Voglio yogurt”. E lì, ti trasformi da Belle a la Bestia in tempo zero…
“TI HO DETTO DORMIIII, BASTAAA, DORMI IMMEDIATAMENTE, CHIUDI GLI OCCHI, CHIUDI LA BOCCA, FAI FINTA DI SVENIRE, CONTA LE NUVOLE, LE PECORE, I BRUCHI, FAI QUELLO CHE VUOI MA DORMIIIII!!!!”.
Arreso al suo destino, si gira dall’altra parte e senti la sinfonia più bella che tu abbia mai sentito! Finalmente dorme. Assapori questo momento manco fossi a Tenerife che sorseggi un mojito.
Senti la pace nell’anima. Lo guardi e noti quanto sia cresciuto, quanto sia sempre più bambino e sempre meno neonato, ti riempi gli occhi di lui.
Dopo tre minuti stai già pensando a tutte le cose che dovresti fare: stendere i panni, pagare quelle bollette che stanno prendendo polvere da 20 giorni sul mobile all’entrata, qualche effusione con tuo marito che non ti ricordi neanche più come sia fatto. Ancora 5 minuti, chiudi gli occhi, i muscoli ed il cervello si rilassano, un pensiero va anche a quel libro che tanto vorresti leggere e…
È già mattina cazzo!!!
Ti maledici per essere crollata e aver sprecato tutto quel preziosissimo tempo soltanto per dormire.
Ma domani ci riproviamo… ci riproviamo sempre domani!
Finché ne avremo le forze, riproviamoci sempre a ritagliare uno spazio per noi.
Michela