Per inaugurare questo nostro nuovo appuntamento con i libri per l’infanzia, vi mostro un albo davvero prezioso che racconta la Natività.
Natale notte di meraviglia di Silvia Vecchini, illustrato da Lara Hawthorne edito da Lapis
Questo splendido albo racconta la notte più magica che sia: la notte della nascita di Gesù.
Sono tanti i libri sulla Navitità ma devo dire che pochi mi riescono a convincere del tutto. Invece qui già dalla copertina e dal titolo stesso si respira qualcosa di speciale, quell’emozione che ti fa spalancare la bocca e sentire un brivido lungo la schiena: la meraviglia.
La storia lo conosciamo tutti: Giuseppe e Maria cercano un luogo sicuro dove far nascere il Bambino.
Si rifugiano in una stalla dove vengono accolti e scaldati dagli animali. Alla nascita di Gesù tutti si recano alla mangiatoia per salutare, ringraziare e mostrare i propri doni. Arrivano, guidati da una stella cometa, perfino tre Magi da paesi lontani.
Sono tanti gli elementi che rendono questo albo unico.
Prima di tutto la scrittura di Silvia Vecchini, grande poetessa, che trasforma il racconto in un testo carico di poesia. La versione originale del libro erano accompagnata dalle parole della canzone “Silent Night”, ma l’autrice italiana ha deciso di fare qualcosa di più, raccontando gli avvenimenti rappresentati nelle bellissime illustrazioni.
A parlare in prima persona è Giuseppe, che di solito è lasciato in disparte con un ruolo marginale. Qui è proprio lui che esprime a parole la magia di quella notte.
La magia. Tutto il creato partecipa al mistero della nascita di Gesù. Gli animali accorrono, si inchinano, portano ramoscelli d’ulivo. Ma anche le piante e la vegetazione si fanno attive, entrano nella scena, lasciando i loro doni facendo cadere i frutti a terra. Come in un meraviglioso canto di Pace, tutto il Creato gioisce e festeggia insieme. “Questo bambino è un dono per tutti”.
Che dire delle illustrazioni. Un cielo nero puntinato da luminose stelle bianche fa da sfondo al tripudio di colori che popolano la tavola. Le fantasie degli abiti e delle stoffe degli animali, i tappeti, le vesti degli angeli, i frutti sugli alberi, le facciate delle case: l’ambiente è pieno di colori dando bene l’idea della potente forza vitale di ciò che sta accadendo. Si sente il calore e l’energia nell’aria, e, cosa non da poco, sembra quasi di trovarsi davvero in un paese Mediorientale.
A dare un luogo ben preciso e una dimensione reale all’accaduto è anche il fatto che Maria e Giuseppe e quindi anche il piccolo Gesù, finalmente, hanno la pelle scura. “Scura come quella del più scuro dei Magi”, scrive Silvia Vecchini nel suo bel commento che ci lascia alla fine del libro. Così l’albo lascia un potente messaggio di verità e inclusività.
Per chiudere vorrei soffermarmi sugli ultimi versi: “Inizia una nuova storia. Questa notte, nel mio villaggio, sono nato un’altra volta. Sono diventato papà”. La notte più importante quindi non nasce “solo” un Bambino, perché con lui viene al mondo anche un padre. Mettere l’accento su di lui, quasi come a voler sottolineare l’importanza del suo ruolo all’interno della famiglia, la trovo una scelta toccante e molto moderna.
Un albo poetico, emozionante, sorprendente per gli occhi e per il cuore, lo consiglio a tutti coloro che amano la magia del Natale, ma anche a tutti quelli che magari sentono di aver perso questa meraviglia e vorrebbero respirarla ancora. Che il lettore sia credente o meno, questo albo è capace di donare un messaggio universale di pace e fratellanza.
A presto!
Maria
