La palla montessoriana

 

Sei sempre alla ricerca di soluzioni di gioco alternative e utili da offrire al tuo bambino?

Senti spesso e ovunque la parola Montessori, ma non hai mai approfondito veramente i dettagli a cui si riferisce?

Ecco, proverò a fare un po’ di chiarezza, proponendo delle soluzioni pratiche per facilitarti la vita!

Una delle affermazioni più famose, collegabili al mondo montessoriano, dice che il principale lavoro che l’adulto deve fare sia quello di offrire gli strumenti adatti, senza invadere lo spazio del bambino e soprattutto avere la capacità di lasciargli il proprio tempo per esperire.

Tutto ciò cosa significa?

Di certo non abbandonarlo e permettergli di fare ciò che vuole, senza limiti, come erroneamente molti credono.

Significa non sostituirsi alle sue azioni, lasciarlo libero di scoprire tutto ciò che lo circonda con i suoi sensi e capacità.

Sta toccando e assaggiando un oggetto casalingo come un mestolo di legno?

Non togliamolo con la paura che si faccia male o che non si usi così…

Sta cercando di fare un incastro?

Lasciamo che trovi autonomamente il verso giusto per per inserire la formina…

M. Montessori ci insegna che nel bambino, soprattutto nei primi anni, lo sviluppo dell’intelligenza dipende fortemente dalla possibilità di intrattenere rapporti con il mondo esterno e lo strumento peculiare di questi rapporti è proprio la mano, organo esecutivo dell’intelligenza.

Il bambino fin dall’inizio è un esploratore che ha bisogno, per costruire la propria mente e tutte le diverse facoltà, di fare valutazioni dell’ambiente che lo circonda, di esercitare i propri sensi e il proprio movimento.

Ecco che un aiuto brillante che può essere dato al bambino già intorno i 3-5 mesi, sono i primi oggetti da manipolare.

Data l’importanza assunta dalla manipolazione quale strumento per la conoscenza, è fondamentale che il bambino abbia a disposizione, non appena possibile, quanti più oggetti possibili da manipolare ed esplorare sensorialmente. 


Tra i 4 e i 6 mesi il bambino acquisisce la capacità di afferrare gli oggetti intenzionalmente. Ciò lo porterà ad esercitare l’attività delle proprie mani al fine di conseguirne un controllo sempre maggiore.

 

La palla montessoriana

 

Una delle mie proposte come attività di manipolazione e scoperta per questa fascia di età è la palla montessoriana.

Un gioco adatto ai bambini già a partire dai tre mesi di età.

Essa è costituita da 12 spicchi imbottiti di ovatta antiallergica, cuciti e assemblati accuratamente tra loro. Il tessuto di composizione della palla montessoriana è generalmente cotone o lino, il che la rende quindi facilmente lavabile ed igienizzabile. 
Doverosa da parte mia è l’attenzione alla scelta dei tessuti, rigorosamente certificati oeko-tex, per comprovare l’assenza di sostanze nocive.

Di solito in questa proposta esperenziale, sono presenti due tipi di stoffa dai colori contrastanti: quella esterna regala un forte stimolo visivo, mentre quella interna dona profondità all’oggetto.

 

Utilizzo e utilità

 

Come accennato precedentemente, l’adulto deve offrire l’oggetto alla libera sperimentazione del bambino e non ostacolarne la sua attività spontanea.
Quando il bimbo è molto piccolo la palla può essere legata alla culla, al passeggino o lasciata ondeggiare sopra di lui. In questo modo il suo sguardo si allenerà alla concentrazione e al riconoscimento delle forme e dei colori.

Dopo i tre mesi il movimento del piede inizia a perfezionarsi e la palla diventerà un gioco morbido con cui allenarsi a scalciare.

A quattro-cinque mesi, si sviluppa poi la motricità del polso e il bambino comincia ad afferrare gli oggetti; proprio per la sua conformazione a spicchi, la palla è una grande risorsa di maniglie con cui sperimentare la presa, la rotazione e la coordinazione oculo-manuale. 
Quando il bambino inizierà a gattonare e a lanciare la palla, questa rotolerà via, ma mai troppo lontana da lui. 


Ecco che entra in gioco un’altra opportunità che offre la palla montessoriana: elimina la frustrazione di una palla irraggiungibile. La lontananza sarà minima e il bambino si sentirà quindi incoraggiato a gattonare per raggiungerla e riafferrarla.

Insomma, la palla montessoriana è un gioco semplice, ma efficace per offrire esperienza, gratificazione e sicurezza di sé.

 

La crescita non è solo un aumento armonioso di dimensioni, ma una trasformazione”

-Maria Montessori-

Silvia

@la.tatasilvia

@la.tatasilvia

Artigiana

Ciao mi chiamo Silvia, sono una ragazza di 32 anni e soprattutto sono mamma di due bambini che riempiono le mie giornate.


Sono laureata in scienze dell’educazione, e per anni ho lavorato insieme ai bambini, tra asilo nido e scuole dell’infanzia.

Dopo la prima maternità, ho dovuto mettere in stand-by il mio “lavoro ufficiale” di educatrice per potermi dedicare alla famiglia.

La mia determinazione mista alla testardaggine che mi caratterizzano e la voglia di rimanere attiva per ritrovare una soddisfazione personale che va al di là della maternità, mi hanno fatto trovare un hobby che mi appassiona davvero molto!


Unendo ciò che da piccola avevo imparato con la mamma, come il lavoro all’uncinetto e il desiderio di imparare a cucire a macchina, ho iniziato a creare accessori utili, personalizzati e colorati per bambini, e una linea di giochi ad ispirazione montessoriana.
Essa nasce, oltre che dalla mia curiosità verso il cucito, dal mio percorso formativo, dalle mie conoscenze e dalle consapevolezze maturate con il lavoro, anche dalla mia passione per i giochi plastic free, di tessuto e legno in particolare.

Tata Silvia è il nome che ho dato al mio spazio creativo, perchè è così che venivo affettuosamente chiamata da diversi genitori al nido e soprattutto è un nome a me particolarmente caro: è il nome che il mio fratellino mi aveva dato in famiglia.

Il mio spazio nasce con l’idea di accogliere te e il tuo mondo di mamma, figlia, donna, di condividere consigli, racconti, ricordi, esperienze e regalarti, quando possibile, degli strumenti utili per la crescita del tuo bambino.

In questo scambio, rimane per me fondamentale l’ascolto di pensieri e vissuti con chi arriva a conoscermi…cerco così di accorciare le distanze che impone una relazione, di amicizia e di acquisto, on line.

 

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