Quali sono i giochi realmente indispensabili?

Mi è capitato spesso di entrare nelle case di famiglie con bambini, case inondate e sommerse di giochi. Giochi bellissimi, più o meno costosi, giochi di ogni genere e tipo. Da sempre, prima ancora di diventare mamma, mi sono chiesta: “Un bambino ha davvero bisogno di tutti questi giocattoli?”.

Piano piano ho deciso di approfondire l’argomento che da tempo mi tormentava; solo ora che sono mamma però ho avuto la riprova di ciò che ho studiato, letto e ricercato.

Quindi? Un bambino ha davvero bisogno di tanti giocattoli? La risposta è no, e vi spiego subito il perché.

Per il bambino il gioco è una cosa seria, un’attività nella quale impegna tutte le sue energie e abilità che gradualmente si affinano sempre di più anche grazie a questo. Se l’ambiente è eccessivamente stimolante, troppo ricco di oggetti e quindi di stimoli, il bambino ne resta confuso e tenderà quindi a passare da un giocattolo all’altro senza dedicargli il giusto tempo, e senza realmente “giocare”. Immaginate di essere sul posto di lavoro ed essere circondati da una moltitudine di lavori diversi da sbrigare, tutti lì sotto i vostri occhi. Riuscireste a concentrarvi in modo adeguato su quello che state facendo? Non credo.

Ecco, questo è quello che accade nella testa dei nostri bambini quando sono circondati e sommersi da troppi oggetti e giocattoli. Vediamo cosa possiamo fare e quali sono i giochi di cui davvero hanno bisogno.

 

Quali sono i giochi realmente indispensabili?

 

1. La natura

Ebbene sì, quello di cui un bambino ha bisogno è quello che di più economico esiste: la natura. Con i suoi mille stimoli sensoriali, con i suoi infiniti colori e profumi, non c’è nulla di meglio che stimolare i nostri piccoli con quello che la natura offre e mette a disposizione di tutti.

Pigne, legnetti, foglie, erba, cortecce, fiori, acqua, semi… e perché no, anche insetti. Stando all’aria aperta il bambino sviluppa e consolida le abilità motorie, sperimenta l’autonomia, allena coordinazione e percezione, stimola la creatività e la fantasia. E se non è possibile stare all’aria aperta? Raccogliete quanti più materiali possibili e radunateli in una grossa scatola, cosicché la natura possa entrare in casa vostra.

 

2. Oggetti di uso comune

Perché i bambini sono tanto attratti da oggetti che in realtà non sono giocattoli?

Perché vedono noi grandi maneggiarli e usarli, per loro sono attraenti e stimolanti proprio perché li usiamo noi grandi. Vedrete come un portafogli, un mestolo, una scodella, un semplice spazzolino da denti diverranno per loro veri e propri giochi, da scoprire, toccare, esplorare con tutti i sensi. Proprio con questi oggetti di uso comune daranno libero sfogo al gioco simbolico con il “fare finta di…”.

Potrete proporli sin da piccolissimi, creando il cesto dei tesori (un cesto contenente oggetti di uso comuno prevalentemente di materiali naturali); poi potrete proporre loro altri oggetti sicuri, e resterete sbalorditi da come li utilizzeranno e da quanto li terranno impegnati.

 

3. Costruzioni

Che siano mattoncini di legno, cubetti di cartone o i classici Lego, le costruzioni sono sicuramente uno tra i giochi immancabili nelle case di ogni bambino. Vi siete mai chiesti perché i bimbi sono tanto attratti da questa tipologia di gioco? Semplice, perché sono uno di quei materiali che permettono di creare, distruggere e ricreare tutto quello che propone la nostra fantasia. Attraverso il gioco delle costruzioni la mente di un bambino pensa, elabora, progetta per poi dar vita a mondi creativi e immaginari. Una splendida palestra per la mente, le abilità manuali, spaziali, logico-matematiche…

 

4. Palle

Quante cose si possono fare con una, due… dieci palle! Palle di ogni dimensione e materiale offrono spunti per giochi e attività stimolanti e mai noiose. La palla è il gioco per eccellenza che tra le altre cose spinge i bambini a muoversi di più, a stare all’aria aperta e svolgere attività fisica.

Pensiamo anche solo alle piccole biglie che offrono la possibilità di creare percorsi sempre differenti o scoprire il fenomeno della gravità. O addirittura alle palle giganti che offrono la possibilità di sperimentare l’equilibrio, le interazioni sociali, l’agilità e molte altre abilità.

 

5. Bambole

Non ditemi che le bambole sono prettamente femminili. Questo è un preconcetto che fa parte esclusivamente della mente adulta. Per un bambino, che sia maschio o femmina, la bambola è semplicemente un gioco attraverso il quale identificarsi nei genitori, sperimentare la voglia di prendersi cura di qualcuno più piccolo di noi.

È vero che le bambine sperimentano fin da piccole il senso materno imitando la propria madre, allo stesso modo un bambino emulerà il proprio padre prendendosi cura di un neonato e sperimentando il senso paterno. Non privateli di questa splendida opportunità.

Il gioco con le bambole è questo ma è anche molto altro, perché offre la possibilità di conoscere il corpo umano, in tal senso prediligete sempre bambole che siano dotate anche degli organi genitali.

 

6. Travestimenti

Giocare a travestirsi consente al bambino di conoscersi più a fondo ed esprimere la propria personalità. Trasformarsi, fingersi altro da sé permette loro di esprimere parti del proprio essere tramite l’altro. Il travestimento li coinvolge in una sorta di gioco di ruolo che permette di affrontare emozioni e paure inespresse. Conservate quindi svariati abiti, accessori, vestiti di carnevale e riuniteli in una grande scatola che possa stimolare i vostri bimbi in questa splendida attività.

 

7. Materiale espressivo

Colori, fogli, tele, tempere, acquerelli, pezzi di carta colorati… radunate questi materiali e permettete ai vostri bimbi di liberare la creatività, di creare e realizzare vere e proprie opere d’arte. Prediligete supporti grandi quando sono piccoli (poiché ancora faticano a stare nei limiti di un classico foglio A4) come grandi fogli, carte da pacco, scatoloni. In questo senso è proprio vero che non si deve buttare via nulla, qualsiasi materiale colorato e non, può essere stimolo per creare.

 

8. Libri

Per ultimi, ma non di minore importanza (anzi…) metterei i libri, anche se non sono prettamente giocattoli. Esistono svariati tipi di libri: da quelli in bianco e nero per i piccolissimi, ai silent book per stimolare linguaggio e fantasia, dai libri-gioco ai bellissimi quiet book. Il libro intrattiene, rilassa, stimola la fantasia e l’espressione linguistica; leggere un libro è un momento di crescita e condivisione, per questo una ricca libreria non deve mai mancare nella casa di un bambino.

Buon divertimento!

 

 

Silvia

@ludodidattica

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Insegnante

 

Sono Silvia Zardoni e ho sempre odiato la scuola!

Pare strano che un’insegnante inizi così la sua presentazione, ma non ci sarebbe modo più semplice per farvi capire cosa mi ha portato a fare questa scelta di vita…  che per me non è solo un lavoro ma una vera e propria missione. Sì, perché la mia missione è proprio quella di rendere la scuola un luogo sereno, un posto felice, dove si può imparare giocando, divertendosi e ridendo a crepapelle. Non ho la pretesa di cambiare il mondo, ma se il mio piccolo contributo, come una goccia in un oceano, può essere utile ad aiutare e incentivare altre insegnanti, allora continuerò su questa strada cercando di diffondere e stimolare all’uso di buone pratiche educative e didattiche. 

Dopo la laurea mi sono specializzata nell’ambito della gamification e proprio da qui nasce il mio sito: ludodidattica (didattica ludica) dove vorrei condividere giochi didattici utili all’apprendimento sia nella prima infanzia sia nel periodo scolastico.

Da quando sono diventata mamma di Anna ho voluto approfondire altre tematiche che potessero arricchire sia il mio bagaglio professionale, sia il mio essere mamma. Così ho iniziato un percorso relativo all’educazione positiva, cercando di divulgare piccoli accorgimenti e consigli che possano essere utili a tutti. 

 

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