Una mamma tutta da ridere – Spannolinamento!

 

Com’è andata la vostra estate? 

Ovviamente le mamme sapranno già che non sto parlando di ore di relax a bordo piscina o di lunghe pennichelle sulla spiaggia.

No, quello che intendiamo noi mamme di bambini sotto al metro d’altezza, in realtà è:

Com’è andato lo spannolinamento? Sei riuscita a togliere questo benedetto panno senza esaurire o sei diventata campionessa mondiale del lancio del bambino?

Io devo dirvi che sono stata piacevolmente sorpresa.  Finalmente una gioia ragazze mie…

È incredibile come i bambini facciano sempre l’opposto di quello che immaginiamo.

Ero pronta a grandi mal di testa e invece ha deciso da solo che era arrivato il momento di fare i bisogni nel “vatere” (come dice lui).

Ed io ora questa scorta di pannolini dove la metto?

Mi fa eco la voce di mio marito: 

Ma insomma non sei mai contenta!

Avete ragione!Avete ragione!

Ma quali sono questi famigerati segnali che danno i bambini per farci capire che sono pronti?

Vi racconto cos’è successo a casa nostra.

Un giorno intenta a lavarmi i denti, sento uno strano silenzio, uno di quelli che alle mamme fa suonare il campanello d’allarme. Dal bagno mi affaccio nel corridoio e lo vedo in veranda, completamente nudo che fa pipì dentro l’aiuola.

Pareva non importargli il fatto che ci fosse il Maestrale che soffiava a 70km/h. Avevo paura di ritrovarlo in Corsica, ma lui no, doveva finire la sua pisciata dentro l’aiuola!

Ogni notte mettergli il panno era diventato un incubo, una corsa a ostacoli, dovevamo rincorrerlo per tutta la casa e appena riuscivamo a infilarlo se lo strappava.

Ho provato a comprare le mutandine trainer. Niente, zero, nisba.

Sono grande e voglio le mutande da grandi!”.

Ma vi pare normale che un quasi duenne debba già avere queste pretese?

Ed io che lo guardavo con gli occhi sgranati, nudo sul mio letto, pronta a parare qualsiasi zampillo di pipì uscisse da quel pistolino, mi sentivo Buffon ad una finale di Champions!

Tutto mi diceva: “Mamma questo raccogli escrementi in mezzo alle gambe io non lo voglio più!”. 

Dovevo farmene una ragione.

E mi è andata veramente di culo se pensiamo che non ci son mai stati neanche grandi incidenti, o quasi…

I primi giorni qualche pipì sul pavimento, ero preparata, ma la cacca?

Mio figlio non è mai stato un gran cagone, ma la prima vagonata di feci veramente importante ha deciso di farla al secondo giorno di spannolinamento!

Giocava in veranda:

 Mamma caccaaaaaaa

Io super felice, il mio bambino mi stava avvisando!

mamma e bambino

Corro da lui e mi trovo una cagata di proporzioni epiche, ne aveva fatta talmente tanta che la prima cosa che ho fatto è stata prendere il telefono e fotografarla, aprire WhatsApp ed in ordine inviare: al padre, al padrino e alla madrina. Tutti dovevano sapere cos’era stato capace di produrre quel piccolo essere.

Ma lo spettacolo non era finito qui, povera creatura ossessionata dalla pulizia (tutto la madre), con la scopa aveva cercato di pulire i suoi escrementi, con il risultato di spalmarli per bene su tutto il pavimento. Vi giuro che non sapevo se ridere o piangere.

Alla fine ho riso come una matta e lui mi guardava con la faccia di chi pensa: “A saperlo che ti faceva tanto ridere avrei cagato più spesso in terra!”.

Per le uscite ci portavamo dietro sempre il vasino quindi non abbiamo mai avuto grossi problemi, tranne quell’unica volta che siamo andati a fare la spesa dopo aver mangiato quasi mezza anguria.

Entriamo al supermercato e dopo 5 minuti dice:

Mamma pipì

Mamma pipì? Ma come, adesso? E dove te la faccio fare?!

Tra l’esposizione di vasi e piante o lo mimetizziamo tra fagiolini e banane? 

Vedo l’addetto alla sicurezza, corro verso di lui e dico affannata:

Bambino, pipì, emergenza.

Divertito mi guida verso la toilette dei dipendenti, corro come una matta con il carrello e guardo fiera mio figlio che ha già imparato a strizzarsi il pisello per non farla uscire fuori, nonostante sia solo 3 giorni senza pannolino.

Arriviamo al bagno, lui felice, io di più, un pochino di pipì aveva bagnato i pantaloni ma l’orgoglio di aver portato a termine questa missione non poteva essere rovinato da niente e nessuno.

Non ci sono stati altri imprevisti, se ci dimentichiamo di quando l’ha rifatta dentro l’aiuola perché voleva farla come i gatti!

Sono passati tre mesi, dobbiamo aspettarci altri intoppi post spannolinamento?

E a voi com’è andata? Avete aneddoti tragicomici da raccontare?

Alla prossima.

 

Michela