L’evento della nascita di un fratellino o di una sorellina, del tutto normale in una famiglia, necessita della creazione di nuovi equilibri.

 

La nascita di un fratellino

L’evento della nascita di un fratellino o di una sorellina, del tutto normale in una famiglia, necessita della creazione di nuovi equilibri.

In particolare nei casi in cui il primogenito è ancora molto piccolo, e non ha strumenti a sufficienza per far fronte a questo mare di emozioni che non sa esprimere da solo. Vediamo allora insieme alcuni piccoli accorgimentiattività e libri da proporre per affrontarlo al meglio!

Partiamo dal principio: quando dirglielo?

Non c’è una risposta esatta in quanto questo dipende dall’età del bambino, ma è fondamentale prepararlo per tempo. 

Più il bambino è piccolo più sarà importante aspettare prima di dare la notizia. 

Dopo aver dato la notizia è importante coinvolgere il bambino nei preparativi: nell’acquisto di vestitini, nell’allestimento della culla, ecc. Ovviamente senza forzarlo ma rispettando i suoi tempi, per dargli modo di assimilare l’idea.

Mentre lo coinvolgiamo è importante spiegargli come andranno le cose, dicendo per esempio: “All’inizio sarà un po’ difficile perché dobbiamo imparare a conoscere il fratellino, perché lui saprà soltanto piangere e ciucciare e tutto il resto dobbiamo insegnarglielo noi”.

A questo proposito può essere utile regalare una bambola poiché assolvere per gioco ai doveri di mamma, può essere un’occasione per prepararlo alla nuova routine e per concordare le regole.

Un’altra attività utile potrebbe essere quella di guardare delle fotografie di quando il primogenito era piccolo. Questa attività è molto rassicurante perché serve al più grande per avere la sicurezza di essere stato amato e curato allo stesso modo…

 

Libri utili quando nasce un fratellino

Ci sono poi alcuni libri che potrebbero aiutare il bambino a comprendere meglio cosa sta succedendo e prepararlo ad affrontarlo. Infatti, leggere storie che mostrano lo stato d’animo del bambino e il cambiamento, lo può aiutare a mettere ordine tra le emozioni che prova che appaiono incontrollate.

“Il pancione della mamma” di Gallucci Editore, affronta il tema in modo totalmente positivo perché vede protagonista la bambina che non vede l’ora di conoscere il fratellino. 

Anche in “Arriva un fratellino” di Fabbri Editore, l’approccio è positivo ma, a differenza del precedente, è un libro/gioco che contiene finestrelle e altri meccanismi per l’interazione del bambino. Contiene anche utili consigli per i genitori.

In “Tea – Cosa c’è nella pancia di mamma?” di Giunti Editore, Tea si chiede cosa abbia la madre nel pancione e lo chiede a tutti. Quando lo scopre non è molto felice ma poi, viene rassicurata dall’insegnante che le dice che i genitori hanno una scorta d’amore e sarà amata allo stesso modo, anche se adesso saranno in due.

Nel libro “Teddy- Una sorellina in arrivo” di Dami Editore, gli orsetti svolgono i preparativi per la nascita del fratellino. Teddy non è molto felice di dare alcuni dei suoi vecchi abitini al piccolo…Solo dopo una carrellata di coccole e giochi insieme alla mamma, decide di scegliere quali delle sue vecchie cose destinare a lui con molta serenità.

nascita di un fratellino

L’ultimo libro, questa volta da leggere dopo la nascita del fratellino, è “Le cose che passano” di Topipittori. Questa proposta è utile a quei bambini che stanno attraversando un momento difficile, come un trasloco, un inserimento a scuola e anche la nascita di un fratellino. Il consiglio è di leggere questo libro perché attraverso queste immagini si trasmette l’idea che tutto cambia e che dopo un iniziale momento destabilizzante, si raggiungerà un nuovo equilibrio. Nonostante queste trasformazioni l’unica cosa che rimane e che non cambia mai è l’amore della mamma.

 

E quando il bambino nasce come ci si deve comportare?

Ecco alcuni suggerimenti utili:

  1. La cosa migliore è che il bimbo resti a casa e non venga trasferito da nessuna altra parte… Affidatelo ai nonni o alla zia preferita e fate in modo che quando tornate lui sia lì ad aspettarvi. In questo modo non si sentirà abbandonato. 

  2. Quando vi verrà a trovare in ospedale concentratevi sul vostro incontro chiedendogli cosa ha fatto durante la vostra assenza e dicendogli che vi è mancato molto. Solo dopo, quando sarà a suo agio, presentategli il fratellino. 

  3. Poiché sarà difficile la separazione, può essere utile preparare dei pensierini da aprire per strada o una volta arrivati a casa. Tornati dalla clinica, una buona idea può essere quella di portare un piccolo regalo al fratello maggiore da parte del neonato.

  4. Informate amici e parenti dicendo loro di dare attenzioni a entrambi i bambini, facendo le congratulazioni al più grande per il fratellino. Può essere carino far presentare al fratello maggiore il neonato…Nella confusione emotiva si nasconde sicuramente dell’orgoglio!

  5. Sarà poi importante coinvolgere il primogenito nelle cure, rendendolo protagonista nello svolgimento di alcuni riti, proprio per il loro potere di tranquillizzare e rassicurare. Si potrebbe dire: “Ti va di fare un massaggino al fratellino?” oppure: “Ti va di tenerlo un po’ in braccio sul divano?”. Questo aiuta nella consolidazione della relazione di attaccamento mamma-figli-fratelli.

  6. Quando il più piccolino sarà più tranquillo sarà utile concedere un po’ di tempo di qualità al più grande, tempo che abbia il sapore dell’esclusività, dicendo per esempio: “La mamma adesso fa un gioco solo con te”. In questo modo il bambino si sentirà importante e saprà di essere amato come prima.

  7. Costruire un libro dei ricordi per il nuovo nato può essere una bella attività da fare insieme in quanto il primogenito si sentirà testimone speciale della sua crescita. Se si ha un libro dei ricordi del più grande, si può partire da questo, per ripercorrere le fasi più importanti della storia della famiglia. Questa sarà un’occasione per far sentire il più grande al centro di una storia d’amore.

Infine, ricordate che il linguaggio più efficace per costruire sicurezza sono le coccole. Il consiglio è di allestire un angolo della cameretta o della sala dove rifugiarsi quando c’è bisogno di ricaricarsi e sentire forte l’affetto di mamma e papà. Questo è un posto speciale dove quando qualcuno ci va, deve essere coccolato. È un posto fisico, concreto, che racconta un bisogno di attenzioni. Questo posto può essere arricchito con oggetti speciali, peluches, coperte. Potete chiamarlo “l’angolo delle coccole”!

 

Romina

@romineduca

@romineduca

Pedagogista

Mi chiamo Romina e sono una pedagogista! Tra un po’ di mesi entrerò negli “enta” e devo dire che questa cosa mi mette un po’ d’ansia.

Ho lavorato in asili nido e ho fatto anche la baby sitter. Da poco lavoro come educatore domiciliare ed è una grande sfida ogni giorno.

Mi piace mettermi alla prova, in generale, e sentire che quello che faccio dà dei frutti. 

Mi piace lavorare “per la mia scomparsa”, sapendo che se svolgo bene il mio lavoro, avrò contribuito a rendere migliore la vita di qualcuno, avrò contribuito nella creazione di un nuovo equilibrio familiare. 

Mi piace pensare di lasciare un raggio di luce ad ogni bambino che incontro e proseguire il mio cammino.

Mi piace pensare di contribuire alla formazione di genitori, che diventano più consapevoli e di conseguenza educano bambini più felici. 

Una frase che mi rappresenta molto è questa: “Sii come il cedro, che profuma anche l’ascia che lo abbatte”. 

L’ascia rappresenta le difficoltà che incontriamo nella vita e il cedro è l’uomo che deve farci i conti. Il cedro che profuma sta ad indicare l’atteggiamento resiliente che si dovrebbe avere per fronteggiare tali difficoltà, al fine di rendere medicina anche il dolore.

Spero che troverete utili gli strumenti che vi proporrò.

Se volete rimanere sempre aggiornati, e perché no, chiedermi consigli educativi, potete seguirmi su Instragram.

Ig