Mi capita spesso di confrontarmi con i genitori rispetto alla paura di vedere il bambino giocare in modo aggressivo, facendo lottare, ferire e morire personaggi e pupazzi.
Di frequente, lavorando a scuola, mi sentivo chiedere se fosse normale, se ci fosse qualcosa che non andava nel comportamento del bambino o peggio se fosse successo qualcosa a scuola che potesse determinare tutto questo.
In altre parole, il genitore mi chiedeva se in quel gioco aggressivo o in quelle parole poco gentili ci fosse un riflesso di quello che la maestra rivolgeva a loro figlio…
Il gioco infatti è spesso per il bambino un teatro in cui rappresentare il suo mondo interiore, una palestra in cui possa esercitarsi a gestire e comprendere quanto accade nella sua vita. Un luogo sicuro e al riparo dallo sguardo giudicante dell’adulto che può facilmente farlo sentire non meritevole del suo amore.
Se dovessi però rispondere alla domanda diretta:
“Cosa è meglio fare quando il bambino gioca in modo aggressivo con pupazzi e giocattoli?”,
la mia risposta sarebbe
“Assolutamente nulla!”.
Vediamo insieme perché.
Rispetto a quanto detto prima, il gioco permette al bambino di proiettare fuori da sé qualcosa che determina uno stato di malessere, evitando quindi che lo distrugga.
I pupazzi che lottano ferocemente o si uccidono, permettono al bambino di far uscire le pulsioni aggressive che non potrebbe di certo esprimere nella realtà, sfruttando uno spazio sicuro per farle esistere.
In altre parole, il bambino attraverso un gioco aggressivo riesce a far uscire da sé le pulsioni che altrimenti non sarebbero socialmente accettabili.
I giochi infatti possono permettersi di picchiarsi o insultarsi. Se lo facesse lui, verrebbe sgridato, mettendogli il dubbio di essere un cattivo bambino e quindi non meritevole dell’amore genitoriale.
Quindi, cosa possiamo fare noi genitori?
Nulla!
Dovremmo anzi stare attenti a non interferire con quel gioco “liberatorio” e lasciare che abbia uno spazio per sfogarsi senza giudizio.
Osserviamo il gioco nel tempo, cerchiamo di capire che cosa sta rappresentando e, in caso, aiutiamolo andando a sostenerlo nella realtà, modificando tutte quelle situazioni che potrebbero essere la causa di un accumulo di aggressività.
Permettergli di rappresentare simbolicamente il suo vissuto aggressivo, lo porterà a non doverlo utilizzare nel contesto reale, evitando comportamenti più strutturati e complessi da risolvere e gestire.
Spero che questo articolo ti sia utile!
Alla prossima
Flavia