Tra i primi regali che i neogenitori ricevono, c’è certamente il doudou.

Ma cos’è?

Se vogliamo semplificare, il Doudou è qualsiasi oggetto che “sa di mamma e papà”.

Con qualsiasi oggetto intendo un pezzo di stoffa, una vecchia maglietta, un fazzoletto…ma che sia impregnato dell’odore dei genitori.

Il doudou è il primo amico di ogni neonato, esso ha diverse funzioni in base all’età del bambino.

Nella prima fase, a pochi mesi del bambino, rappresenta la mamma. 

Il neonato si basa essenzialmente sugli odori che lo circondano e che riconosce. Se, per esempio, la mamma avesse bisogno di allontanarsi un attimo, può lasciare il doudou accanto e lui penserà di averla ancora accanto.

Quando il bambino cresce, diventa ciò che la maggior parte di noi identifica come oggetto transizionale.

Questo diventa il primo oggetto esterno al corpo del bambino e viene vissuto come oggetto a sé. Il bambino inizia ad assimilare la coscienza del proprio io, come essere distinto dalla propria mamma.

A 4/5 mesi il doudou viene usato per superare l’ansia da distacco dalla propria figura di riferimento.

Ecco perché si regala un doudou, per tranquillizzare il bambino quando mamma o papà si allontanano per un momento, o per dare conforto durante la nanna.

È anche vero che molti bambini non hanno un oggetto preferito e potrebbero non avere bisogno del doudou!

Se invece il bambino si lega ad un pupazzo in particolare, è meglio averne uno di scorta in caso di smarrimento.

Perderlo è più facile di quello che si possa pensare!!!

Non metterlo nella cesta dei giochi, ma tienilo sempre nella culla.

doudou

Dopo diverse prove, e mantenendo sempre un occhio di riguardo alla sicurezza, io ho scelto di realizzarli:

– SENZA laccetto portaciuccio, perché lasciare il ciuccio attaccato al doudou durante la nanna, può essere molto pericoloso!

– CON dimensioni ridotte, di grandezza simile ad un fazzoletto, in modo tale che il bambino riesca a tenerlo in mano, ma che non possa provocare soffocamento.

I tessuti utilizzati sono generalmente cotone e minky pile, che lo rende morbido e delicato al tatto, e certificati oeko-tex, privi cioè di qualsiasi sostanza nociva che possa danneggiare la salute dei bimbi. 

Perché si, anche il doudou viene ciucciato.

COME PREPARARE IL DOUDOU ALL’ARRIVO DEL BEBÈ?

Per rendere davvero magico questo oggetto, c’è una sola ed unica accortezza da seguire  prima di proporlo al bebè.

Consiglio sempre di lasciarlo almeno per un mese prima della nascita del bambino, nel lettone o sul petto di mamma o papà, per farlo impregnare del profumo perfetto per un bambino, e poi di NON lavarlo, altrimenti perderebbe la sua magia. 

Ps. Utilizza sempre sapone neutro ed elimina l’ammorbidente per i lavaggi che farai nel tempo; così non intaccherai il suo odore originale.

Silvia

@la.tatasilvia

@la.tatasilvia

Artigiana

Ciao mi chiamo Silvia, sono una ragazza di 32 anni e soprattutto sono mamma di due bambini che riempiono le mie giornate.


Sono laureata in scienze dell’educazione, e per anni ho lavorato insieme ai bambini, tra asilo nido e scuole dell’infanzia.

Dopo la prima maternità, ho dovuto mettere in stand-by il mio “lavoro ufficiale” di educatrice per potermi dedicare alla famiglia.

La mia determinazione mista alla testardaggine che mi caratterizzano e la voglia di rimanere attiva per ritrovare una soddisfazione personale che va al di là della maternità, mi hanno fatto trovare un hobby che mi appassiona davvero molto!


Unendo ciò che da piccola avevo imparato con la mamma, come il lavoro all’uncinetto e il desiderio di imparare a cucire a macchina, ho iniziato a creare accessori utili, personalizzati e colorati per bambini, e una linea di giochi ad ispirazione montessoriana.
Essa nasce, oltre che dalla mia curiosità verso il cucito, dal mio percorso formativo, dalle mie conoscenze e dalle consapevolezze maturate con il lavoro, anche dalla mia passione per i giochi plastic free, di tessuto e legno in particolare.

Tata Silvia è il nome che ho dato al mio spazio creativo, perchè è così che venivo affettuosamente chiamata da diversi genitori al nido e soprattutto è un nome a me particolarmente caro: è il nome che il mio fratellino mi aveva dato in famiglia.

Il mio spazio nasce con l’idea di accogliere te e il tuo mondo di mamma, figlia, donna, di condividere consigli, racconti, ricordi, esperienze e regalarti, quando possibile, degli strumenti utili per la crescita del tuo bambino.

In questo scambio, rimane per me fondamentale l’ascolto di pensieri e vissuti con chi arriva a conoscermi…cerco così di accorciare le distanze che impone una relazione, di amicizia e di acquisto, on line.

 

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