Le giostrine o mobiles, un’alternativa alle classiche proposte commerciali adatte ai bisogni del neonato nei primissimi mesi della sua vita.

 

Per molto tempo il neonato è stato considerato come un essere invisibile e inerme, oggi sappiamo che non è così.

Il neonato nasce infatti con una serie di competenze e abilità, ma necessitano di essere riconosciute e legittimate per potersi attivare.

Il neonato infatti ha bisogno di una cura particolare data dal cambiamento improvviso e radicale che comporta il passaggio da un’esistenza a un’altra. In che modo? Attraverso il sostegno e la cura dall’ambiente che lo circonda. 

Maria Montessori è stata una delle prime donne a dare visibilità al neonato, scrive: “Nessuno vede nel bambino appena nato, l’essere umano che soffre, né pensa all’ estrema sensibilità di un corpicino che nessuno ha mai toccato, alle sue reazioni alle innumeri nuove impressioni fisiche, ad ogni contatto inusato.” 

Sottrarre il neonato alla sua invisibilità, passa quindi attraverso il dar voce alle sue competenze e ai suoi bisogni

Se fino al momento della nascita, il neonato si è costruito seguendo un programma genetico, con la nascita necessita di fare esperienza a partire dalle competenze innate con cui si approccia alla vita. 

Leggendo e riconoscendo le sue competenze, possiamo quindi mettere in atto tutte quelle prassi nella quotidianità che più rispondono ai bisogni dei bambini.

Uno di questi bisogni è la cura dell’ambiente e dello spazio, che consiste nella prima forma di maternage, in quanto lo spazio non è solamente involucro delle cose della vita, ma luogo in cui esse accadono e acquisiscono di senso. 

L’ambiente dunque ha un ruolo centrale nell’educazione. Maria Montessori l’ha definito ambiente maestro. 

 

Come possiamo preparare l’ambiente per un neonato?

 

Di che cosa ha realmente bisogno? 

 

È di aiuto rifarsi al primo ambiente che un essere umano conosce, ovvero la pancia che lo ha accolto, nutrito e protetto per nove mesi. Deve essere uno spazio che contiene, nutre e che dia risposte ai suoi bisogni.

Maria Montessori sottolinea l’importanza di preparare “un ambiente adatto che ripari il bambino dagli ostacoli duri e pericolosi, che potrebbe opporgli il mondo dell’adulto” specificando alcune caratteristiche importanti. L’ambiente deve permettere la concentrazione, deve offrire il tempo per ripetere l’attività, deve essere attraente perché la bellezza educa ed è ciò che chiama il bambino, ordinato, semplice ed essenziale.

Spesso quello che propone invece il mercato, oggetti rumorosi e di tanti colori, contrasta con le caratteristiche di semplicità ed essenzialità appena elencate.

Nell’ambiente del neonato non possono mancare inoltre dei motivi di osservazione e d’attività.

Ecco quindi che sopra alla cestina o al tappetino possiamo appendere i mobiles.

 

Giostrine o mobiles 

 

Le giostrine o mobiles sono la prima attività d’ispirazione montessoriana che possiamo proporre al bambino per favorire il senso della vista, l’attenzione e aiutarlo a sviluppare la concentrazione.

Possono essere proposte nel momento in cui il bambino è sveglio e disponibile all’attività, lasciandogli il tempo di concentrarsi su ciò che vede, senza allontanarlo o distrarlo.

Lo scopo delle giostrine è di favorire nel bambino l’esplorazione visiva, la focalizzazione dello sguardo e il seguire con gli occhi i movimenti dei vari elementi incoraggiando l’attenzione e la concentrazione. Per questo una caratteristica fondamentale di questo gioco è proprio l’assenza di suoni.

Le giostrine devono essere posizionate in modo tale da permettere al neonato un giusto angolo visivo e una corretta posizione della schiena e del collo, ad una distanza di 20-30 centimetri dal suo campo visivo. Abbastanza vicine in modo che il movimento delle braccia del bambino crei uno spostamento d’aria che le farà muovere, ma non troppo da essere toccate.

La giostrina viene sostituita all’incirca ogni due-tre settimane seguendo i progressi fisici del bimbo e il suo interesse, mantenendo così viva la sua attenzione.

Nel momento in cui il bimbo perde l’interesse, le giostrine possono diventare un grazioso elemento decorativo per le pareti della cameretta.

 

 La giostrina di Munari, il primo mobile da presentare al neonato a partire dalle due settimane

 

Alla nascita la vista dei neonati è il senso meno sviluppato: il bambino distingue però la luce, le forme, i movimenti e gli elementi con forti contrasti. Il mobile di Munari è stato studiato per rispondere a questa naturale caratteristica.

Con i suoi elementi leggeri in bianco e nero, i contrasti, le forme, le proporzioni e l’equilibrio fra gli elementi che si muovono a seconda del movimento dell’aria, attira e cattura l’attenzione del bambino.

È stato ideato dall’artista Bruno Munari (1907-1998), uno dei massimi esponenti del design, arte e scrittura nel XX secolo. Molte delle sue opere centrano il tema del movimento, della luce e dello sviluppo della fantasia e della creatività dei bambini attraverso il gioco. Si rivolge all’innato senso dell’ordine e delle relazioni matematiche presenti nell’essere umano fin dalla nascita.

Giostrine o mobiles 

 

La giostrina degli Ottaedri è il secondo mobile da presentare al neonato.

 

Il neonato con il passare dei giorni inizia a discriminare i primi colori. Il mobile degli Ottaedri è stato studiato per rispondere a questo naturale e progressivo sviluppo del bambino.

Con i suoi elementi dai colori brillanti, composti da tre ottaedri nei tre colori primari rosso, giallo e blu, favorisce e sostiene l’attenzione del bambino offrendo nuovi spunti di osservazione. L’ottaedro blu è posizionato più in basso rispetto agli altri due perché è il colore che il bambino mostra maggiore difficoltà a distinguere.

 

La giostrina di Gobbi è il terzo mobile da presentare al neonato.

 

Il neonato con il passare del tempo inizia a distinguere sempre meglio i vari colori e le loro sfumature.

Il mobile di Gobbi è stato studiato per rispondere a questo naturale e progressivo sviluppo del bambino. Prende il nome dalla sua creatrice, Gianna Gobbi, una collaboratrice di Maria Montessori.

Con le sue cinque sfere dalle sfumature brillanti, permette al bambino di osservare le diverse sfumature e al contempo rilassarsi grazie al dolce dondolio dei suoi elementi.

Ogni sfera è ricoperta da del filo lavorato pazientemente all’uncinetto. Questo materiale permette alle sfere di riflettere la luce e ciò incuriosisce molto il neonato.

La giostrina consente al bambino di assimilare nuove informazioni: distinguere non solo un colore dall’altro, ma anche le diverse sfumature dello stesso colore e la profondità di campo, creata dall’altezza delle palle dall’alto verso il basso.

Le sfere infatti sono poste a diverse altezze e in successione anche per gradazione di colore: la più alta presenta la tonalità più chiara e facile da riconoscere, le successive mostrano tonalità via via più scure. La tonalità più scura è quella più difficile da riconoscere, pertanto è posta più in basso.

 

La giostrina dei ballerini è il quarto mobile da presentare al neonato.

 

Le capacità del neonato sono sempre maggiori. La giostrina dei ballerini è l’ultima della serie in quanto successivamente egli svilupperà un movimento più preciso e inizierà ad afferrare gli oggetti.

Con i suoi quattro ballerini dai colori brillanti, i riflessi di luce, il movimento delle forme attrae ancora una volta l’attenzione e la curiosità del piccolo.

Questa simpatica giostrina aiuta inoltre il bambino a percepire la profondità e la capacità di messa a fuoco della vista. Il contrasto di colore, i riflessi della luce, il movimento delle forme attraggono così l’attenzione del piccolo.

 

@lagiostrina

@lagiostrina

Artigiana

Dove acquistarle?

 

LA GIOSTRINA” realizza a mano i mobiles ed è possibile acquistarli singolarmente o in set.

Per informazioni potete contattare

 

Facebook

Mail