“Facciamo un gioco
A cosa giochiamo?
A guardare da vicino, quello che è lontano.”
A casa dell’ape di Alice Keller con le illustrazioni di Maki Hasegawa, edito da Kira Kira, inizia con un gioco tra nonna e nipote, in un continuo cambio di prospettiva.
Una scatola di vecchie fotografie può portare lontano, con la mente e con il cuore.
Armata di lente di ingrandimento, la bambina inizia la sua esplorazione. La giovane nonna in fotografia è sempre la stessa donna, solo più lontana, ma guardala bene e troverai una piccola bambina sotto la gonna.
Un’occhiata anche al gatto…ma chissà come sarà da anziano? La bambina, su consiglio della nonna, cercherà una risposta dalle api, che sanno tutto delle cose lontane.
Inizia così un vero e proprio viaggio fantastico. La bambina, in groppa al suo triciclo elefante, segue un gruppo di api che la portano fuori nel bosco della nonna e da lì all’alveare. In un gioco di trasformazione magico e surreale, diventa sempre più piccola, della grandezza di un fiore e poi più piccola di un favo, della misura giusta per riuscire a infilarcisi dentro.
Casa preziosa, ricca di nutrimento e luogo di cura e accudimento. Chi non ha sognato di scoprire dall’interno il fermento laborioso e la geometria perfetta di un alveare? Forse superata la paura iniziale…
La verità è che le api sono preziosissimi insetti per il nostro ecosistema ed è importante che la nomea di animali pericolosi sia scacciata via. Un albo come questo, con la sua eterea bellezza e la trama fantasiosa può certamente aiutare. Cosa c’è di meglio che mettersi nei panni dell’altro per comprenderlo? E così qui giochiamo a diventare delle api.
L’albo è patrocinato da Greenpeace, che al termine della storia ci racconta delle battaglie portarte avanti per aiutare le nostre amiche api (vietare pesticidi dannosi, sostenere pratiche agricole sostenibili, migliorare la conservazione degli habitat naturali, aumentare i finanziamenti per la ricerca), e ci ricorda cosa possiamo fare anche noi. Ognuno può fare la sua parte, per esempio piantando fiori amici delle api, o costruendo rifugi per le api selvatiche.
Un albo con un valore e un messaggio importante, il tutto veicolato attraverso una storia dolcissima. Il finale è una coccola, il ricongiungimento tra la bambina e la madre, abbracciate in groppa a un’ape.
Ho amato la dimensione onirica dell’albo, resa magistralmente dalle delicate illustrazioni pastello di Maki Hasegawa. Il testo di Alice Keller è carico di poesia, grazie alla struttura in versi e l’uso saltuario delle rime, che rendono la lettura ritmata e musicale. Le parole sono sospese nel bianco della pagina, impreziosita da piccoli dettagli (un soprammobile, un ramo, dei funghi, qualche ape) mentre sulla destra si staglia la tavola illustrata a piena pagina, per un’immersione totale nella magia delle vicende.
Un albo che consiglio dai tre anni, per giocare insieme a esplorare il mondo che ci circonda, ad ammirare la natura vivendo insieme un sorprendente viaggio fantastico.
Maria